Fucili militari della seconda guerra mondiale

 

È la naturale prosecuzione collezionistico-cronologica del libro dello stesso autore, incentrato sui fucili della prima guerra mondiale. La prima parte si occupa dei fucili a ripetizione manuale, esaminando tutti i principali progetti dei principali Paesi europei e del Giappone, in particolare vengono prese in considerazioni le evoluzioni tecniche dei progetti risalenti agli anni della prima guerra mondiale, quindi per esempio per l’Italia il 91/24 e il 91/38, per l’Austria i Mannlicher 95/30 e così via, ma ovviamente vengono anche esaminati i progetti radicalmente nuovi, come il francese Mas 36. La seconda parte è dedicata alle armi semiautomatiche e automatiche, con una digressione sui prototipi più significativi presentati tra le due guerre, per poi passare ai modelli che hanno avuto effettiva produzione in serie e impiego bellico, dal Garand al G41 tedesco, ai Tokarev sovietici e così via. La terza parte è dedicata alle armi, ma soprattutto alle ottiche, per i tiratori scelti. Chiude l’opera una appendice con un sintetico tributo a David Marshall “Carbine” Williams, ideatore della M1 Carbine, una delle menti armiere più fertili del suo periodo storico.

 

Scheda libro

Autore: Paolo N. Sinha

Editoriale C&C, tel. 02.87.25.07.92, abbonati@staffonline.biz

328 pagine con foto a colori

29,90 euro