Fidc e Arcicaccia sull’ipotesi di una nuova Unavi

Il presidente nazionale Federcaccia, Franco Timo, ha inviato ai presidenti delle altre associazioni venatorie una lettera in cui esprime alcune linee guida per la creazione di un coordinamento tra le associazioni medesime. “L’obiettivo”, si legge nel comunicato, “dovrebbe essere il seguente: avere un momento di coordinamento, in relazione a decisioni cruciali o prese di posizione in materie essenziali, capace di far esprimere un indirizzo unitario e far parlare le… Il presidente nazionale Federcaccia, Franco Timo, ha inviato ai presidenti delle altre associazioni venatorie una lettera in cui esprime alcune linee guida per la creazione di un coordinamento tra le associazioni medesime. “L’obiettivo”, si legge nel comunicato, “dovrebbe essere il seguente: avere un momento di coordinamento, in relazione a decisioni cruciali o prese di posizione in materie essenziali, capace di far esprimere un indirizzo unitario e far parlare le associazioni aderenti con una sola voce. In tale sede, le decisioni andrebbero prese a maggioranza, votando con peso per ciascuno proporzionale alla quantità di soci rappresentati, e uniformandosi poi tutti alla volontà espressa dalla maggioranza, nonché nominando un delegato/rappresentante unico che parli a nome di tutti rappresentando una politica unitaria, nel ruolo di interlocutore del potere legislativo, della pubblica amministrazione e comunque delle sedi di decisioni politiche o istituzionali”. Secondo Timo, questo risultato va raggiunto con la costituzione di una associazione complessa, “i cui membri sono, cioé, non persone fisiche, bensì le stesse associazioni venatorie”. Un’altra opzione sarebbe quella di creare “un organo esterno di coordinamento tra le associazioni venatorie, composto dai presidenti delle stesse o dai loro delegati, cui è deferito il compito di decidere le linee d’azione che le singole associazioni aderenti si impegnano a preventivamente accettare e far proprie, eventualmente anche mediante le opportune e necessarie deliberazioni dei propri organi interni”. Dopo pochi giorni, la risposta di Arcicaccia, che per bocca del proprio presidente nazionale Osvaldo Veneziano fa notare di “non aver ricevuto documentazione utile a individuare finalità programmatiche e organizzative per dare corso a progetti unitari, atti a ricostruire una rappresentanza federata che rispecchiasse la pluralità delle associazioni venatorie un tempo riunite nell’Unavi”. Veneziano, per contro, ribadisce essere “nell’interesse dei cacciatori italiani puntare al varo di una struttura associativa unitaria, che operi con identità di vedute e democratica rappresentanza a livello internazionale. A questo proposito ci preme mettere in chiaro come l’attuale sistema Face sia non soltanto dispendioso ma superato, in quanto è noto che le cariche sono decise indipententemente dalla volontà delle associazioni italiane. Ancor più importante è avere una struttura federata unitaria in Italia, nelle regioni e nelle province”.