Fermare la piaga del bracconaggio

Fondazione Una interviene sull’uccisione dell’aquila reale in Alto Adige: questa follia non rimanga impunita! E rinnova il suo contributo alla definizione di un sistema di caccia sostenibile e rispettoso della biodiversità

Con un comunicato ufficiale, Fondazione UNA (Uomo, Natura, Ambiente) rende pubblica la propria posizione sull’uccisione dell’aquila reale in Alto Adige.

Fondazione UNA onlus, unitamente ai suoi soci, esprime il suo forte rammarico per il recente episodio dell’uccisione in Alto Adige di un’aquila reale e della sua cova. L’episodio rappresenta un danno inestimabile all’ecosistema ed è contro ogni tipo di attività legata alla caccia intesa come parte integrante della cultura del territorio ed elemento fondante del mantenimento della biodiversità. Il cacciatore, Paladino del territorio e sentinella dell’ambiente, è il primo nemico del bracconiere e condanna ogni azione volta a minacciare la corretta preservazione degli equilibri della natura. Il bracconaggio, di conseguenza, è quanto di più lontano dall’attività venatoria responsabile e sostenibile che Fondazione UNA è impegnata a diffondere sul territorio. Fondazione UNA auspica che questa follia non rimanga impunita, isolando i responsabili di questi episodi e rinnovando il suo contributo alla promozione di una cultura della caccia sostenibile e rispettosa della natura.