Federcaccia sull’influenza aviaria

La Federazione italiana della caccia ha dichiarato, in un comunicato, di essere “pronta a fare la sua parte nella battaglia per bloccare l’epidemia di influenza aviaria, ma chiede un approccio equilibrato, razionale, scientifico al problema”. Il presidente Franco Timo ha dichiarato: «abbiamo già preso contatto con una serie di affermati esperti della materia e intendiamo stabilire un contatto permanente con le autorità competenti per conoscere in tempo reale le int… La Federazione italiana della caccia ha dichiarato, in un comunicato, di essere “pronta a fare la sua parte nella battaglia per bloccare l’epidemia di influenza aviaria, ma chiede un approccio equilibrato, razionale, scientifico al problema”. Il presidente Franco Timo ha dichiarato: «abbiamo già preso contatto con una serie di affermati esperti della materia e intendiamo stabilire un contatto permanente con le autorità competenti per conoscere in tempo reale le intenzioni del governo e quale collaborazione possiamo offrire. Vogliamo, tuttavia, che si evitino isterismi e speculazioni È grave che vi siano persone senza alcun titolo e senza conoscenza specifica del problema che speculano sulla peste aviaria per gettare ombre sulla caccia e sui cacciatori per perseguire fini che nulla hanno a che vedere con questa vicenda». Dello stesso avviso è l’europarlamentare Sergio Berlato, che in una nota specifica: “Il mondo scientifico ha chiaramente escluso la possibilità di trasmissione all’uomo del virus dell’influenza aviaria da parte degli uccelli migratori. I massimi esperti internazionali convocati dalla Commissione europea hanno anche garantito che la carne cotta di un animale affetto dal virus dei polli non rappresenta alcun pericolo per gli esseri umani che se ne cibano. Meglio farebbero quindi le organizzazioni animal-ambientaliste a evitare di spaventare inutilmente l’opinione pubblica attraverso questi miseri tentativi di strumentalizzazione che si commentano da soli e che dimostrano quale sia il livello di attendibilità di certe false notizie messe in giro ad arte da soggetti la cui scarsa credibilità risulta essere ulteriormente messa in discussione”.