Exa partita con il piede giusto e bene arrivata

Tantissimo pubblico già dal primo giorno. Exa conferma la sua vocazione di fiera per il pubblico e chiude già al sabato con 15 mila ingressi (alla fine saranno 44 mila). Il Salone è un appuntamento obbligato per tantissimi operatori e visitatori: 270 espositori di cui 39 stranieri provenienti da 20 nazionalità diverse, 246 aziende rappresentate in esclusiva, 112 aziende rappresentate non in esclusiva

Tantissimo pubblico già dal primo giorno. Exa conferma la sua vocazione di fiera per il pubblico e chiude già al sabato con 15 mila ingressi.
Il Salone è un appuntamento obbligato per tantissimi operatori e visitatori: 270 espositori di cui 39 stranieri provenienti da 20 nazionalità diverse, 246 aziende rappresentate in esclusiva, 112 aziende rappresentate non in esclusiva. La superficie espositiva si è attestata su 18.000 mq più 2000 mq dedicati all’area manifestazioni e servizi e 500 mq di collegamento tra i due padiglioni espositivi. Come di consueto, il giorno di apertura è anche dedicato al convegno giuridico, caratterizzato quest’anno da due temi di assoluta attualità: il problema del finanziamento nelle operazioni di esportazioni di armi secondo il concetto di “finanza etica” adottato da molte banche e il nuovo progetto del giudice Edoardo Mori per la revisione del Testo unico per le leggi di pubblica sicurezza, con particolare riferimento alla parte relativa alle armi. “Commissionato” dal ministro Calderoli, il progetto di Mori prevede, a grandi linee, un cospicuo lavoro di semplificazione soprattutto dal punto di vista burocratico per gli uffici periferici di ps: più semplice e immediata categorizzazione delle armi da fuoco moderne, liberalizzazione delle armi bianche, abolizione del Catalogo nazionale con attribuzione al Banco nazionale di prova della verifica di conformità delle armi al dettato normativo. Il tutto, come ha specificato chiaramente Mori, senza rinunciare ai fondamentali criteri di sicurezza sociale.