Ecco come si cambia

Albano Pera presenta le novità delle gare internazionali. “Si parte con regole e formule nuove. Spero in un ripensamento”. Il dt della fossa è uno degli otto membri della commissione internazionale

La prima prova di Coppa del mondo è programmata a breve, dal 15 al 24 marzo ad Acapulco (Messico), e si svolgerà con nuove formule di gara. La Issf ha ridisegnato in modo radicale lo svolgimento, la natura stessa e le dinamiche delle discipline olimpiche. Regole definite e definitive, forse non troppo. "La federazione internazionale ha codificato la formula di gara – spiega Albano Pera – uno degli otto che compongono la Commissione Internazionale dei direttori tecnici – Si parte con queste regole, poi vedremo. Io spero ci possano essere ripensamenti".
Pera spiega in breve come si sparerà a partire da quest'anno: "La fase di qualificazione resta immutata: si spara a due colpi 125 piattelli per fossa e skeet maschile, 75 per il femminile, 75 doppietti per il double. Il discorso cambia in maniera sostanziale per la finale. Prima di tutto si riparte da zero, il risultato di qualificazione serve solo per scegliere i sei finalisti/ste che in semifinale spareranno a un colpo solo, per la fossa 15 piattelli nelle pedane 2-3-4, 15 doppietti per il double trap sempre nelle pedane 2-3-4, mentre gli skeettisti affronteranno 8 doppietti dalle pedane 3-4-5-4. Di nuovo si azzera il punteggio e via a un doppio duello: il primo e secondo della semifinale si contenderanno l'oro e l'argento, mentre il terzo e quarto il bronzo. Nel "duello" si spareranno sempre: 15 piattelli per la fossa (pedane 2-3-4), 15 doppietti per il double (pedane 2-3-4), 8 doppietti per lo skeet (pedane 3-4-5-4)".
Uno stravolgimento davvero. "Condivido sullo stravolgimento e sono molto perplesso, anzi sono contrario in realtà perché in questo modo la fortuna gioca un ruolo importante e non vengono valorizzate le qualità tecniche. In questo modo vengono penalizzati i nostri tiratori". E allora cosa si può fare? "Sperare che dopo le prime gare internazionali ci sia un ripensamento o almeno aggiustamenti. Io ho proposto per esempio di mantenere la formula di gara tradizionale, quella dell'ultima Olimpiade per capirci: qualificazione, mantenimento del punteggio di qualificazione e finale come è stato ad Atlanta, Sidney, Atene, Pechino, Londra e se poi si vuole puntare sul duello come elemento di innovazione e spettacolarità, allora possiamo mettere a confronto il primo contro il secondo, il terzo contro il quarto, rispettivamento per l'oro, l'argento, il bronzo e la medaglia di legno. Solo nel duello si potrebbe partire da zero e con le formule già citate. Come si dice; dulcis in fundo. Questa novità potrei capirla e metabolizzarla al volo, tutto il resto faremo tutti molta fatica a mandarla giù. Le nuove formule stravolgono il tiro a volo, cancellano la tradizione. Un esempio su tutti: in questo modo non solo si azzererebbe il punteggio di qualificazione che in realtà è il test ideale per indicare il migliore (i migliori) di giornata, ma si azzererebbero record e performance memorabili relegandoli non alla storia ma a un singolo e datato spezzone. Poi cancellare le pedane 1 e 5 conferma che non ci sono innovazioni ma un colpo di spugna. Speriamo che ci si possa aggiustare a breve".