È 10,3 mm mania?

Dopo il 10,3×68 di Rws, un'altra azienda lancia un 10,3 mm di moderna concezione per la caccia. Perchè? Dopo il 10,3×68 sviluppato da Rws e presentato alla vigilia di Iwa, il salone di Norimberga svela un altro calibro 10,3 mm: si tratta del 10,3 Capra (sì, in italiano…), che vanta praticamente le medesime dimensioni di bossolo del progetto Norma ma con un fondello rebated anziché cinturato. Caricato dalla tedesca Lfb con proiettile Sax espansivo in lega di rame da 219 grs, ha una velocità alla bocca di 911 m/sec per un bel 5.728 joule di energia cinetica. Ma perché questo improvviso "revival" per il calibro 10,3 mm, che appartiene in effetti a un'epoca molto remota? La risposta è nella ricerca di calibri per la caccia ai grandi ungulati europei su distanze medio-brevi (al di sotto dei 200 metri), capaci di erogare un'efficacia terminale eccezionale anche con proiettili privi di piombo (come è noto, i proiettili leadless funzionano in modo tanto più efficiente quanto maggiore è il calibro), ma che nello stesso tempo non comportino un rinculo punitivo. Insomma, banalizzando ed estremizzando il concetto si sta cercando di trasportare alla canna rigata alcune delle qualità delle slug per fucile a canna liscia.