Cenni: sull’articolo 43 si faccia marcia indietro

“Auspico un passo indietro rispetto ai pasticci inseriti nell’art. 43 della comunitaria che, se fosse approvata con il testo licenziato in commissione agricoltura, prefigurerebbe una liberalizzazione selvaggia dei calendari venatori”. È quanto dichiara Susanna Cenni, deputata Pd e membro della commissione agricoltura

“Auspico un passo indietro rispetto ai pasticci inseriti nell’art. 43 della comunitaria che, se fosse approvata con il testo licenziato in commissione agricoltura, prefigurerebbe una liberalizzazione selvaggia dei calendari venatori”. È quanto dichiara Susanna Cenni, deputata Pd e membro della commissione agricoltura, a poche ore dall’esame del Disegno di Legge comunitaria 2009, iniziato alle ore 14 nell’aula della Camera.

“Nella mattinata”, prosegue Susanna Cenni, “ho partecipato a Firenze a una conferenza stampa indetta dalle associazioni venatorie della Toscana, Federcaccia, Arcicaccia e Italcaccia, che chiedono di mettere da parte gli opposti estremismi e di attivare un percorso rapido, costruttivo e condiviso di modifica della L. 157/92. L’iniziativa toscana è apprezzabile e condivisibile perché riprende un terreno di confronto sulla caccia che è mancato a livello nazionale. Nel mio intervento oggi in aula mi farò promotrice di questa istanza unitaria che il mondo venatorio ci chiede, anche in relazione ai disegni di legge presentati da più parti politiche, che non tengono conto di questa necessità. Poiché in queste ore si decidono le sorti dell’art. 43, mi appello al senso di responsabilità di tutti i parlamentari affinché sia accolto questo richiamo all’unità e affinché si faccia retromarcia sulle ulteriori deroghe ai calendari venatori”.