Canada: i liberal ritentano il ban sulle armi “d’assalto”

Il governo liberal canadese torna alla carica sul progetto di messa al bando delle armi cosiddette “d’assalto”: dopo le vibrate proteste in particolare dalle comunità rurali per la definizione di “arma d’assalto” che era stata inserita nel progetto di legge C-21 (talmente generica da ricomprendere un sacco di modelli di armi da caccia che assolutamente non avevano nulla di tattico), si è tornati a studiare alcuni emendamenti per una nuova definizione di arma “d’assalto”. Il ministro della pubblica sicurezza, Marco Mendicino, ha annunciato che la nuova definizione è stata messa a punto una volta consultati i produttori di armi, le associazioni venatorie e le comunità indigene. La nuova definizione riguarderebbe le armi lunghe semiautomatiche “originariamente progettate” per accettare un caricatore con più di cinque colpi. La definizione, inoltre, troverebbe applicazione solo per le armi prodotte dopo che il progetto di legge C-21 entrerà in vigore, quindi senza effetto retroattivo.

A guardare le dichiarazioni successive all’annuncio da parte di Mendicino, sembra che l’iniziativa abbia finora raggiunto lo scopo di scontentare tutti: da un lato le associazioni anti-armi protestano per il preteso “annacquamento” del provvedimento, dall’altra le associazioni di tutela del possesso legale di armi sottolineano come anche l’attuale formulazione prenda comunque ingiustamente di mira i proprietari di armi rispettosi della legge. “Vogliamo tutti un Canada più sicuro”, ha dichiarato Rod Giltaca, leader della Canadian coalition for firearms rights, “ma non è accettabile un piano che si proponga di andare a tallonare chiunque non abbia fatto alcunché per meritarsi un provvedimento del genere”.

Tra le proposte del governo, c’è anche quella relativa all’istituzione di un comitato indipendente che possa fornire indicazioni su future normative in materia di armi. Anche su questa proposta le associazioni anti-armi hanno manifestato la propria opposizione, evidenziando come questi comitati possano essere pilotati per fare esattamente ciò che il governo voglia. Peccato che, in questo caso, il governo liberale ormai da anni voglia… disarmare i cittadini canadesi!