Campriani e Debevec contro le novità Issf

La Federazione internazionale di tiro (Issf) ha modificato drasticamente il regolamento per le gare del quadriennio 2013-2016: nelle finali non ci si porterà più dietro il punteggio di qualificazione, ma si ripartirà da zero. Una decisione contestata da Niccolò Campriani (medaglia d’oro e d’argento ai Giochi olimpici di Londra 2012) e da Raymond Debevec

La Federazione internazionale di tiro (Issf) ha modificato drasticamente il regolamento per le gare del quadriennio 2013-2016: nelle finali non ci si porterà più dietro il punteggio di qualificazione, ma si ripartirà da zero. Una decisione contestata da Niccolò Campriani (medaglia d’oro e d’argento ai Giochi olimpici di Londra 2012) e da Raymond Debevec, e contro la quale è stata addirittura proposta una petizione.

“È un po’ come se in una maratona, cercando di spettacolarizzare la gara, facessimo fermare i primi 8 corridori dopo 41 km e 900 metri, cancellando i distacchi, per poi fargli fare lo sprint degli ultimi 100 metri tutti insieme. Ovviamente sarebbe un altro sport”, si legge nella petizione. Il testo si rivolge direttamente ai dirigenti dell’Issf: “Noi tiratori e allenatori di tutto il mondo apprezziamo l’impegno dell’Issf nel cercare di rendere il tiro uno sport migliore ma allo stesso tempo crediamo che decisioni così importanti non dovrebbero essere prese senza il consenso della maggior parte dei tiratori e allenatori. Per questo motivo chiediamo alla Issf chiarezza e trasparenza in modo da poter partecipare a questa discussione e migliorare insieme questo nostro sport senza cancellare la meritocrazia a discapito dello spettacolo. Questo è pur sempre uno sport, non solo uno show“.

 

In effetti, da un lato la decisione della Issf avrebbe il pregio di tenere i giochi “aperti” fino all’ultimo in gara, aumentando proprio la spettacolarità di uno sport come il Tiro a segno che, diciamocelo, non brilla per dinamismo (soprattutto per chi guarda da casa). E, come si sa, più spettacolo significa più visibilità per il nostro sport, una cosa certamente positiva. D’altro canto, soprattutto per la Carabina a tre posizioni, specialità nella quale la finale si disputa solo in piedi, con le nuove regole risulterebbero favoriti in modo eccessivo proprio i tiratori più “forti” nella posizione in piedi e penalizzati i tiratori più forti nella posizione prona o in ginocchio. Sembra proprio che la decisione richieda opportuni adeguamenti…