Calendario vessatorio in Centro Italia

“È stato attuato un vero e proprio atto d’imperio degli assessori del Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo contro la categoria dei cacciatori, proponendo dei calendari omogenei nel centro Italia”. Lo denuncia, in una dichiarazione, il responsabile caccia di Forza Italia, senatore Valerio Carrara secondo cui “questo è un attentato alla libertà venatoria”. Carrara spiega come gli assessori, abbiano già concordato e sottoscritto una proposta di… “È stato attuato un vero e proprio atto d’imperio degli assessori del Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo contro la categoria dei cacciatori, proponendo dei calendari omogenei nel centro Italia”. Lo denuncia, in una dichiarazione, il responsabile caccia di Forza Italia, senatore Valerio Carrara secondo cui “questo è un attentato alla libertà venatoria”. Carrara spiega come gli assessori, abbiano già concordato e sottoscritto una proposta di accordo con delle clausole a dir poco vessatorie. “Le limitazioni”, sottolinea il responsabile Caccia di Forza Italia, “sono chiaramente evidenti che vanno a toccare la libertà della persona imponendogli i giorni di mercoledi, sabato e domenica a partire dalla terza domenica di settembre fino alla fine dello stesso mese. Questo potrebbe essere il preludio a farla adottare per i mesi successivi, quando con la legge 157 i giorni disponibili sono 5 esclusi quelli di silenzio venatorio, martedì e venerdì”. E ancora: “riduzione del periodo cacciabile della beccaccia precludendone l’attività fino a fine gennaio ma lasciandola cacciabile dalla terza domenica di settembre. Tutti i cacciatori di beccacce”, rileva il senatore Carrara, “sanno che i primi passaggi iniziano da metà ottobre. Non da ultimo, come importanza, la caccia al fagiano che è consentita fino al 31 dicembre nel terreno libero, ma fino al 31 gennaio nelle aziende faunistiche venatorie: una discriminante, chi paga può andare, chi non può non ci va”. La cosa più fastidiosa e antidemocratica che si sia potuta fare da rappresentanti istituzionali perché, sempre secondo Carrara, “tutto questo è stato sottoscritto senza alcun tipo di concertazione con le associazioni venatorie che sono l’espressione sindacale di tutte le categorie di cacciatori. Mi auguro che si desista da questi vili atti formali e si cominci a discutere pacatamente e serenamente di questa passione che può ancora oggi continuare grazie al contributo di tutti i cacciatori che tutelano ormai da parecchi anni il territorio per permettere alla selvaggina stanziale di vivere e di riprodursi e alla migratoria di poter trovare un ambiente adeguato. Ciò per dare continuità a questa passione anche alle giovani leve che ogni giorno in più si stanno avvicinando a questa disciplina”.