Blink – segnali di pericolo imminente

È stato presentato a Roma, alla presidenza del Consiglio dei ministri, il progetto Blink- segnali di pericolo imminente, un programma di formazione destinato agli operatori di polizia impiegati nel controllo del territorio

È stato presentato a Roma, alla presidenza del Consiglio dei ministri, il progetto Blink- segnali di pericolo imminente, un programma di formazione destinato agli operatori di polizia impiegati nel controllo del territorio. L’idea nasce dall’osservazione delle mutate condizioni di sicurezza in relazione alle ultime minacce, soprattutto di natura terroristica. “A volte un battito di ciglia, un blink appunto, può fare la differenza tra una tragedia e la risoluzione di una situazione potenzialmente pericolosa”, si legge nel comunicato.

Attraverso una serie di video tutorial, che verranno proiettati nelle scuole di formazione e durante i corsi di specializzazione e di aggiornamento, si punta l’attenzione su tre fasi temporali che devono diventare il patrimonio di ogni operatore impegnato su strada:

Before: le probabilità dell’attentato, il profiling del possibile attentatore, le attività preparatorie e le modalità di attuazione dell’attentato;

During: i segnali di pericolo imminente che devono esser colti dall’operatore di polizia, il comportamento del terrorista rispetto a tale contesto, gli aspetti emozionali che condizionano il terrorista;

After: la capacità di reazione del personale di polizia di fronte alla percezione del pericolo imminente, la necessità della acquisizione delle tecniche operative e dell’addestramento, le conseguenze della mancata percezione del pericolo.

Al progetto hanno fornito il proprio contributo esperti di antiterrorismo, poliziotti coinvolti in attentati psicologi e criminologi intervistati per la polizia.

 

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