Baldwin: ci vorrebbe un poliziotto in ogni set dove si usano armi

Assume i contorni di un atto d’accusa sulla categoria dei maestri d’armi l’ultima dichiarazione social che l’attore Alec Baldwin ha pubblicato sui social dopo l’incidente mortale verificatosi sul set del suo film. Adesso consiglia poliziotti da assumere nelle produzioni dove si usano armi, vere o meno

PARK CITY, UTAH - JANUARY 23: Alec Baldwin attends Sundance Institute's 'An Artist at the Table Presented by IMDbPro' at the 2020 Sundance Film Festival on January 23, 2020 in Park City, Utah. (Photo by Rich Polk/Getty Images for IMDb)

Dall’iniziale reticenza, adesso sembra un fiume in piena di dichiarazioni social l’attore Alec Baldwin, dopo l’incidente mortale occorso sul set del film western “Rust” da lui prodotto in New Mexico. Fu proprio lui a sparare il colpo mortale con un’arma che sarebbe dovuta essere caricata a salve, uccidendo la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferendo il regista. L’ultima dichiarazione rilasciata sul suo profilo Instagram propone di assumere, per ogni film o serie Tv che implichi l’uso di armi, finte o vere che siano, un ufficiale di polizia sul set, per “monitorare specificamente la sicurezza con le armi”.

Sono in molti a interpretarlo come un vero atto d’accusa nei confronti della categoria dei maestri d’armi e del livello di preparazione di questi professionisti, o (a questo punto) sedicenti tali: in primis quella Hannah Gutierrez Reed che aveva il compito di presiedere alla gestione delle armi sul set di Rust e che, nonostante fosse figlia di uno dei più noti maestri d’armi di Hollywood, ha dato luogo a una serie di leggerezze risultate in incidenti imperdonabili con le armi sul set, l’ultimo dei quali, purtroppo, mortale.