Artide, sotto i ghiacci la storia della caccia

I ghiacci che si stanno sciogliendo nell’Artide canadese stanno progressivamente rivelando le abitudini dei cacciatori di caribu delle ultime migliaia di anni. Si sarebbe passati infatti dall’uso di lance a quello di archi e frecce fino all’aggiunta di trappole. Lo rivela l’archeologo canadese Tom Andrews, che con i suoi colleghi del Centro Prince of Wales Northern heritage a Yellowknife, grazie allo scioglimento dei ghiacci, ha potuto raccogliere numerosi reperti

I ghiacci che si stanno sciogliendo nell’Artide canadese stanno progressivamente rivelando le abitudini dei cacciatori di caribu delle ultime migliaia di anni. Si sarebbe passati infatti dall’uso di lance a quello di archi e frecce fino all’aggiunta di trappole.
Lo rivela l’archeologo canadese Tom Andrews, che con i suoi colleghi del Centro Prince of Wales Northern heritage a Yellowknife, grazie allo scioglimento dei ghiacci, ha potuto raccogliere numerosi reperti nella zona, che mostrano come i cacciatori si siano adattati a cambiamenti per molte generazioni nelle remote montagne Mackenzie nella parte occidentale dei Territori del Nordovest, lungo il confine con lo Yukon. I caribu boreali montani, infatti, nel tempo si sono spostati, cercando rifugio nelle zone più fredde, fuggendo da noiose mosche e zanzare e dalle più calde temperature estive. Rimosso il ghiaccio stratificato e gli escrementi di caribu, i ricercatori sono stati in grado di recuperare frecce che risalirebbero a 2.400 anni fa e archi e frecce risalenti a 800 anni fa.