Il Pentagono vuota il sacco

Dalla fine del mese scorso, finalmente, il Pentagono sta cominciando a pubblicare i dati dettagliati relativi alla cessione di armi militari ai dipartimenti di polizia. Questo “coming out” è conseguenza diretta delle proteste dell’opinione pubblica scaturite dai fatti di Ferguson e i risultati sono a dir poco sconcertanti

Dalla fine del mese scorso, finalmente, il Pentagono sta cominciando a pubblicare i dati dettagliati relativi alla cessione di armi militari ai dipartimenti di polizia. Questo “coming out” è conseguenza diretta delle proteste dell’opinione pubblica scaturite dai fatti di Ferguson: infatti, dopo che un cittadino di colore è stato ucciso da un poliziotto bianco, nel popoloso sobborgo di Saint Louis si sono svolte numerose manifestazioni, che sono state fronteggiate da agenti di polizia equipaggiati come veri e propri militari in missione all’estero. Ciò ha portato alla ribalta il fatto che, dal 1990, il Pentagono ha ceduto materiale di surplus militare alle agenzie di polizia sul territorio nazionale, per un controvalore di 5 miliardi di dollari (di cui 1,4 specificamente per armi ed equipaggiamenti tattici). È il cosiddetto “programma 1033”.

 

Naturalmente, è logico che le agenzie di polizia siano preparate a fronteggiare le nuove minacce del terrorismo internazionale, ma la diffusione capillare di armi militari desta più di una perplessità. Qualche esempio? Il dipartimento di polizia del distretto scolastico di Los Angeles ha ricevuto un veicolo a prova di mine lo scorso marzo, insieme a tre lanciagranate e oltre 60 fucili M16. Non è un caso isolato, visto che oltre 130 tra college e università negli Stati dell’Unione hanno ricevuto equipaggiamenti simili, per un controvalore di 12 milioni di dollari. Anche i forestali, comunque, non stanno a guardare: Il dipartimento per la conservazione e le risorse naturali dell’Alabama ha ricevuto 184 fucili M16, per un controvalore di 78 mila dollari, mentre il dipartimento caccia e pesca dell’Arizona ha ricevuto oltre 3,3 milioni di dollari in equipaggiamento tattico, inclusi due velivoli e oltre 50 puntatori per fucile. E i dipartimenti “normali” di polizia? Armati fino ai denti, come il dipartimento di Oxford, Alabama, che ha ricevuto equipaggiamenti per un controvalore di 3,7 milioni di dollari, inclusi 9 jeep Humvee, due veicoli blindati pesanti, camion ed equipaggiamento aeronautico. Il tutto per “gestire” una popolazione di 22 mila abitanti, da parte di 50 poliziotti. Dopo i fatti di Ferguson, il presidente Barack Obama ha promesso una revisione del “programma 1033” e iniziative federali del genere, denunciando la mancanza di trasparenza intorno alle decisioni relative all’acquisizione di questi materiali, con il risultato di “una proliferazione di equipaggiamenti in quantità non congrue con le dimensioni e le capacità addestrative delle agenzie minori”. Il Congresso sta inoltre valutando un’iniziativa di legge bipartisan volta a proibire la possibilità di trasferire veicoli blindati, determinati tipi di armi automatiche e pesanti, velivoli da combattimento e granate dai militari alle forze di polizia. Inoltre, lo stesso provvedimento dovrebbe obbligare i dipartimenti a rendere pubbliche on-line tutte le richieste di equipaggiamenti e certificare che i propri agenti siano stati correttamente addestrati al loro utilizzo.