Anpam sull’Att: monitorare le ripercussioni

L’Anpam ha preso parte alla sesta riunione della Conferenza degli Stati parte del Trattato sul commercio delle armi (Arms trade treaty, Att) dell’Onu

L’Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e civili (Anpam) ha preso parte alla sesta riunione della Conferenza degli Stati parte del Trattato sul commercio delle armi (Arms trade treaty, Att) dell’Onu, tenutasi a Ginevra dal 17 al 21 agosto.

“Ammessa come organizzazione non governativa presso il Consiglio economico e sociale (Ecosoc) dell’Onu dal 2014”, si legge nel comunicato diffuso dall’associazione, “Anpam ha consolidato in tale occasione il suo impegno nella partecipazione attiva a tutte le discussioni tecniche e legislative in materia di armi e munizioni affrontate alle Nazioni Unite. L’Att, in particolare, è uno strumento giuridico di portata globale che stabilisce i criteri per migliorare la regolamentazione del commercio di armi convenzionali e prevenire/eliminare il traffico illecito delle stesse. Oggi conta 110 Stati parte e 31 firmatari. Considerando l’importanza per il settore dei temi trattati, l’Associazione contribuisce fattivamente e monitora le discussioni in sede Onu, seguendo attivamente, attraverso un approccio concreto e professionale, l’evoluzione della trasposizione a livello europeo e nazionale. Anpam è infatti consapevole che spesso provvedimenti diretti solo a un segmento del comparto, in questo caso sull’industria armiera, potranno ragionevolmente avere ripercussioni anche in altri ambiti, e nella fattispecie in quello distributivo o sportivo/venatorio”.

Stefano Fiocchi, presidente Anpam, ha commentato: “La partecipazione alla VI riunione della Conferenza degli Stati parte del Trattato sul Commercio delle Armi conferma il ruolo cruciale che l’Associazione svolge presso le varie istituzioni nazionali, europee e internazionali, attraverso la promozione del dialogo e l’attività di advocacy a tutela e per lo sviluppo di tutto il settore armiero”.