Anpam commenta il decreto sulla direttiva Armi

L’Anpam ha diramato un comunicato nel quale commenta l’approvazione del testo definitivo del decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 2008/51/Ce. “Riteniamo che le azioni poste in essere dall’Anpam, congiuntamente alle altre Associazioni di categoria, Federazioni sportive e Associazioni venatorie, hanno permesso di contrastare con successo la maggior parte delle iniziative tese a penalizzare il nostro settore” ha affermato il presidente Nicola Perrotti

L’Anpam ha diramato un comunicato nel quale commenta l’approvazione del testo definitivo del decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 2008/51/Ce.

“Riteniamo che le azioni poste in essere dall’Anpam, congiuntamente alle altre Associazioni di categoria, Federazioni sportive e Associazioni venatorie, hanno permesso di contrastare con successo la maggior parte delle iniziative tese a penalizzare il nostro settore” ha affermato il presidente Nicola Perrotti. “Il comparto ha sempre condiviso con le istituzioni iniziative utili e tese al miglioramento della normativa. Purtroppo, il testo che ci è stato proposto inizialmente, di fatto, comprometteva il nostro futuro senza alcun vantaggio per la pubblica sicurezza e senza alcun avvicinamento alla normativa Europea. Responsabilmente ci siamo impegnati per ridimensionare quanto più possibile la portata del testo. Infatti, prima ci siamo confrontati in modo propositivo con gli uffici competenti del Ministero dell’Interno per cercare di ottimizzare il testo, successivamente con il Sottosegretario Mantovano proponendo valide soluzioni alle richieste pretese dell’Ufficio, e infine al Parlamento con i membri delle commissioni competenti a esprimere un parere sul testo. Ci corre l’obbligo di esprimere particolare gratitudine a quei membri del Governo, del Parlamento e delle istituzioni che credendo nelle nostre ragioni e nella nostra competenza in materia, ci hanno supportato affinché riuscissimo a neutralizzare ingiustificate azioni contro il settore produttivo, sportivo e venatorio, che ricordiamo essere il più controllato d’Europa e del mondo”.