Anche per il Pentagono è tempo di austerity

Il ministro della Difesa statunitense, Chuck Hagel, ha annunciato una serie di tagli al bilancio federale del 2015, che riguarderanno pesantemente le forze armate a stelle e strisce. Per rispettare l’accordo sancito lo scorso dicembre tra Casa bianca e Congresso, infatti, che prevede un tetto di spesa di 496 miliardi di dollari, la Difesa ha annunciato che gli effettivi in servizio nelle forze armate saranno portati a 440 mila unità (dalle attuali 570 mila), cioé il livello più basso dal 1940

Il ministro della Difesa statunitense, Chuck Hagel, ha annunciato una serie di tagli al bilancio federale del 2015, che riguarderanno pesantemente le forze armate a stelle e strisce. Per rispettare l'accordo sancito lo scorso dicembre tra Casa bianca e Congresso, infatti, che prevede un tetto di spesa di 496 miliardi di dollari, la Difesa ha annunciato che gli effettivi in servizio nelle forze armate saranno portati a 440 mila unità (dalle attuali 570 mila), cioé il livello più basso dal 1940 (vigilia della seconda guerra mondiale) a oggi. L'annuncio ha incontrato l'opposizione di deputati e senatori di entrambi gli schieramenti, ma in particolare i Repubblicani (che tanto si sono impegnati nella battaglia per il contenimento della spesa pubblica) sono fortemente contrari al ridimensionamento anche marginale del dispositivo bellico, accusando Obama di avere una politica estera e una strategia militare "rinunciatarie". In realtà, il piano di Hagel sarebbe più articolato rispetto a un semplice "taglia e chiudi", in quanto si concentrerebbe sulla messa a riposo di armamenti ormai obsoleti in funzione dei conflitti di oggi (per esempio, è annunciata la radiazione dei ricognitori d'alta quota U2, sostituiti dai droni, e degli aerei A10 Thunderbolt come quello in foto, ormai inutili nel loro ruolo di cacciacarri), per concentrare le risorse sui conflitti ad alta tecnologia, sulla guerriglia e sul terrorismo. Tra gli investimenti in previsione, c'è anche il contestato aereo F35, il cui programma di acquisizione è in ritardo di 7 anni e costerà 163 miliardi di dollari oltre quanto previsto inizialmente (per un totale di 400 miliardi).