Altane nel Vicentino, prime demolizioni

Il Comune di Valdagno ha ordinato le prime demolizioni di torrette per la caccia, con due abbattimenti a Castelvecchio. È la conseguenza delle denunce delle guardie zoofile della Lega anti caccia (Lac), su ordine del Comune (con interessamento del prefetto, Melchiorre Fallica). Per una volta, sono d’accordo anche i cacciatori, almeno stando a quanto spiega Pietro Fioraso ex consigliere Acv e ora portavoce dell’associazione: «Quando c’è di mezzo la sicurezza, non si può transigere».

Il Comune di Valdagno ha ordinato le prime demolizioni di torrette per la caccia, con due abbattimenti a Castelvecchio. È la conseguenza delle denunce delle guardie zoofile della Lega anti caccia (Lac), su ordine del Comune (con interessamento del prefetto, Melchiorre Fallica). Per una volta, sono d'accordo anche i cacciatori, almeno stando a quanto spiega Pietro Fioraso ex consigliere Acv e ora portavoce dell'associazione: "Quando c'è di mezzo la sicurezza, non si può transigere".
Il provvedimento comunale è arrivato poiché le torrette in questione, scelte per la caccia agli uccelli migratori, non potevano essere utilizzate. Dunque, si dovrà procedere con l'eliminazione. Infatti, "sono troppo vicine a un sentiero molto battuto e sono in condizioni fatiscenti", come si legge nell'ordinanza comunale, che riprende la tesi delle guardie zoofile, supportata anche dai sopralluoghi della polizia provinciale. Il portavoce del Cpv, Coordinamento protezionistico veneto, Renzo Rizzi, spiega: "La caccia deve rispettare le leggi relative alla sicurezza. Tutte le strutture dovrebbero essere omologate come, per esempio, succede in Austria dove ne esistono prefabbricate e alte massimo quattro metri. Qui è una giungla: ci sono strutture alte anche una ventina di metri, tenute in piedi artigianalmente con cavi ancorati agli alberi. A quanto ci risulta, questo è il primo provvedimento di abbattimenti per problemi di pubblica sicurezza a livello nazionale: ora prevediamo un'ecatombe per le torrette. Fino a questo momento, ne abbiamo censite 150, ma il nostro lavoro prosegue. Come pure i controlli. Faccio anche un appello alla Forestale, perché se ne occupi e segnali il pericolo alle autorità competenti".
La prima preoccupazione di Pietro Fioraso è che "Regione e Provincia si attivino per regolamentare le torrette di caccia". Poi, per quanto riguarda il caso specifico dei due abbattimenti a Castelvecchio, Fioraso aggiunge: "Durante un incontro in Comune, ho avuto modo di visionare la situazione: intollerabile. Non si scherza sulla sicurezza, soprattutto quando ci sono di mezzo le armi. Sulle torrette operano cacciatori con fucili carichi: se uno di questi dovesse cadere, sarebbero guai".