In commissione passa la proposta Pd, Lega infuriata

Il comitato ristretto della commissione Giustizia alla Camera ha deciso di adottare come testo base sulla legittima difesa quello proposta da David Ermini (Pd), suscitando le ire della Lega La bagarre politica sulla modifica alla normativa sulla legittima difesa si arricchisce di un nuovo capitolo.
Il comitato ristretto della commissione Giustizia alla Camera, infatti, ha deciso di adottare ieri come testo base sulla legittima difesa quello proposta da David Ermini (Pd), sostanzialmente diverso da quello patrocinato dalla Lega Nord.
Una decisione che dovrà essere ratificata dalla commissione la prossima settimana. La proposta del Pd modifica l'articolo 59 del Codice penale (circostanze non conosciute o erroneamente supposte), introducendo una fattispecie di errore ulteriore rispetto a quelle già previste, senza però nessuna previsione di presunzione di legittima difesa.
Nello specifico, la proposta Pd prevede che "la colpa dell'agente è sempre esclusa se l'errore riferito alla situazione di pericolo e ai limiti imposti è conseguenza di un grave turbamento psichico ed è causato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è diretto il fatto". Quindi, agire in caso di "grave turbamento psichico" (per esempio, si rientra in casa la sera e si trova un estraneo che si dirige verso la stanza da letto di un minore presente nella stanza stessa) è considerato errore, quindi circostanza che esclude la pena.
Se la decisione della commissione sarà quella di confermare quanto deciso in comitato ristretto, cioè andare avanti sul testo Pd, la Lega si ritirerà dal ruolo di correlatrice: attualmente, insieme a Ermini, il relatore è Nicola Molteni, il quale sulla questione ha dichiarato che la proposta Pd "è una presa in giro" e "non c'entra niente" con la legittima difesa. La proposta della Lega stabilisce invece che: "Si presume, altresì, che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l'ingresso, mediante effrazione o contro la volontà del proprietario, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di persona travisata o di più persone riunite, in un'abitazione privata, o in ogni altro luogo ove sia esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale".
Al di là delle caratteristiche delle singole proposte, ancora una volta non si può non sottolineare come concetti fondamentali per il cittadino come la legittima difesa siano ridotti, da valori assoluti che dovrebbero essere fissati con la cooperazione di tutte le forze politiche, a mera gara in funzione pre-elettorale.