L’Issf respinge le accuse di Luciano Rossi

Secondo la federazione internazionale del tiro avrebbe detto falsità sulla questione dell’uso di armi laser nel futuro del tiro. Il Cio avrebbe soltanto chiesto informazioni in proposito…

L’Issf reagisce alla recenti accuse del vicepresidente Luciano Rossi alla stessa Issf per le modifiche al programma olimpico e per la scarsa trasparenza, definendole “false”.
Nel comunicato della federazione internazionale si legge: “La lettera del signor Rossi ha suggerito che il segretario generale Issf Franz Schreiber e il vicepresidente Gary Anderson abbiano discusso con il Cio l'uso di pistole laser come “possibile futuro degli sport di tiro”. In ulteriori attacchi pubblicati in Italia, ha falsamente riferito a un “relazione segreta” e a “negoziati in corso per introdurre il laser”.
“Non c'è assolutamente niente di vero in tutto questo”, sostiene la federazione internazionale. “Naturalmente il segretario generale Schreiber e il vicepresidente Gary Anderson si sono incontrati con il Dipartimento sport del Cio per discutere le raccomandazioni sulla parità di genere, e il Cio ha chiesto informazioni sul tiro a laser, perché sono ben consapevoli del fatto che è ora utilizzato nel Pentathlon moderno. Le autorità Issf hanno spiegato che non esistono sistemi laser che potrebbero essere utilizzati per le competizioni Issf e che l'Issf non avrebbe sostenuto questi sistemi. Questa è stata la fine della discussione. Non ci sono accordi segreti o negoziati in corso su laser e ogni illazione in senso contrario è una menzogna”.
“Ulteriori accuse di questa campagna suggeriscono che ci possono essere stati accordi tra Cio e Issf o qualche pressione per eliminare le armi da fuoco dagli eventi dal programma olimpico”, aggiunge ancora il comunicato. “Non c'è mai stata alcuna discussione con il Cio per quanto riguarda la cancellazione di eventi con armi da fuoco. Le raccomandazioni Issf per il programma olimpico di Tokyo 2020, che sono state sviluppate da un Comitato ad hoc e unanimemente approvate sia dal comitato esecutivo Issf sia dal consiglio di amministrazione a Nuova Delhi hanno volutamente evitato ogni considerazione sugli eventi con armi da fuoco contro eventi non di arma da fuoco, ma invece hanno coscienziosamente cercato di valutare i 15 eventi del tiro olimpico e potenziali nuovi eventi basati esclusivamente sulla loro meriti, il loro potenziale per la crescita futura e i risultati delle analisi sulla base dell’evento Cio 2016. I membri di questi due organismi – tra i quali il signor Luciano Rossi, che è membro di entrambi – sono stati in grado di studiare i risultati dettagliati di queste attente valutazioni e il fatto che entrambi gli organismi abbiano votato all'unanimità per sostenere le raccomandazioni Issf dovrebbe confermare quanto convincenti tali valutazioni siano state”.
Attendiamo ora le reazioni del presidente Fitav, Luciano Rossi, e che si chiariscano le posizioni delle altre federazioni nazionali dell’Issf.