La risposta all’interpellanza sui poligoni privati

Il sottosegretario di Stato Davide Faraone ha risposto all’interpellanza parlamentare proposta lo scorso 21 dicembre dalla deputata Marilena Fabbri, sulla questione dei poligoni privati. Cosa ha detto?

Il sottosegretario di Stato Davide Faraone ha risposto all'interpellanza parlamentare proposta lo scorso 21 dicembre dalla deputata Marilena Fabbri, sulla questione dei poligoni privati. Come è noto, sono due le questioni spinose legate all'attività dei campi di tiro privati: il regolamento allo studio da parte del ministero dell'Interno e la questione delle soglie di rumore in elaborazione da parte del ministero dell'Ambiente. Sulle due questioni, il sottosegretario ha risposto:

"in relazione al regolamento di competenza del Ministero dell'interno si informa che il gruppo di lavoro incaricato di approfondire la tematica dell'apertura e gestione in sicurezza dei poligoni privati ha recentemente concluso la propria attività di analisi. Considerata anche la particolare complessità della materia, le valutazioni effettuate dal gruppo di lavoro sono state al centro di un confronto tra le rappresentanze degli operatori di settore e ora sono all'esame dei competenti uffici del Ministero per gli ulteriori approfondimenti di natura normativa e tecnica.

In particolare, sono oggetto di attenzione le questioni riguardanti l'individuazione dei criteri di accesso da parte dei frequentatori e le caratteristiche delle difese attive e passive degli impianti nonché alcuni aspetti propriamente gestionali riferiti sia alle attività di tiro statico e dinamico a carattere ludico-amatoriale, sia quelle propriamente agonistiche così come regolamentate dalla competente federazione sportiva riconosciuta dal Coni. Gli approfondimenti in corso riguardano anche le diverse tipologie di armi corte e lunghe utilizzabili dalle differenti specialità. Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha assicurato che sul regolamento in corso di adozione saranno acquisiti senz'altro i pareri del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per gli aspetti di prevenzione incendi, e del Ministero dell'ambiente, per gli aspetti relativi all'inquinamento acustico.

In ordine allo schema di decreto legislativo attuativo della delega, di cui all'articolo 19 della legge n. 161 del 2014, il Ministero dell'ambiente ha fatto sapere che esso è stato predisposto nel coinvolgimento di tutte le amministrazioni statali interessate, degli stakeholder, degli ordini professionali e delle regioni. Il testo è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 24 novembre scorso ed è ora all'esame delle competenti Commissioni parlamentari. Lo scorso 22 dicembre la Conferenza unificata ha espresso su di esso parere favorevole condizionato all'accoglimento di alcune proposte emendative che non riguardano, comunque, la tematica legata alla disciplina del rumore prodotto nell'ambito dello svolgimento delle attività sportive". 

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