Bacosi e Fuso campioni d’Italia

L’olimpionica bissa il titolo del 2014., prima volta per il militare di Spello. A Montacatini anche il presidente Rossi e il membro Cio Danka Bartekova La finale del Campionato italiano di Skeet 2017 ha cucito lo scudetto tricolore sul petto di Emanuele Fuso e Diana Bacosi, entrambi premiati dal presidente Federale Luciano Rossi insieme alla tiratrice slovacca Danka Bartekova, bronzo a Londra 2012 e membro del Comitato olimpico internazionale.

Per il portacolori dell’Esercito di Spello (Pg) questo è il primo Tricolore, conquistato con la tenacia di chi vuole dimostrare il suo valore. Rientrato nel sestetto dei finalisti con lo score di 120/125, l’umbro ha passato tutte le eliminatorie dirette arrivando a contendersi l’oro con il collega Luigi Agostino Lodde (Esercito) di Ozieri (Ss). I due hanno duellato senza risparmiarsi e, al termine dei 60 piattelli regolamentari, si sono trovati appaiati a quota 57. Il confronto è quindi proseguito con lo spareggio e alla fine Fuso si è preso l’oro e lo scudetto con 14 a 13. Con loro sul podio anche il poliziotto romano Marco Sablone, medaglia di bronzo con 40.

Anche al femminile l’Esercito l’ha fatta da padrone, assicurandosi tutte e tre le medaglie in palio. A meritarsi quella più prestigiosa è stata l’olimpionica Diana Bacosi di Cetona (Si), già campionessa italiana nel 2014, che con 69/75 in qualifica e 54/60 in finale si è presa il secondo scudetto della carriera. D’argento la prestazione di Simona Scocchetti di Tarquinia (Vt), sul secondo gradino del podio con 51, mentre di bronzo quella di Martina Bartolomei di Laterina (Ar), terza con 42/50.

Nel comparto riservato al Settore giovanile il più forte sulle pedane del Tav Montecatini di Pieve a Nievole (Pt) è stato il romano Cristian Ciccotti, ventenne portacolori dei carabinieri che, dopo essere entrato in finale come sesto, ha sbaragliato gli avversari arrivando all’oro con 56/60.

Da titolo italiano anche le prestazioni di Ermanno Lanzi di Viterbo tra i rappresentanti della Prima categoria, di Giovanni Antonio Occhio di Santa Teresa di Gallura (Ss) tra quelli di Seconda e di Antonio De Giulio di Marzano Appia (Ce) tra quelli di Terza.