Vignola scrive ad Armi e Tiro

Mauro Vignola, presidente dell’Associazione nazionale poligoni privati, ha scritto al direttore Massimo Vallini: «Per noi è stata una vittoria, ma c’è ancora tanto da fare»

«Egregio direttore, finalmente ci siamo e il decreto legislativo prende definitivamente il via. Ho letto l’articolo pubblicato a riguardo su www.armietiro.it che esprime molto bene quali siano state le difficoltà per giungere al termine delle consultazioni. Approfitto per spiegare meglio la frase “stralciati i punti che riguardano i poligoni privati”: in realtà, rappresenta la giusta descrizione di ciò che è successo, ma, nello stesso tempo, potrebbe essere interpretata come una sorta di sconfitta per la nostra categoria. Come lei ben sa non è cosi! Gli articoli che riguardano i poligoni privati, in particolare il regolamento attuativo e la possibilità di emettere i certificati di idoneità al maneggio delle armi (fino a oggi di facoltà esclusiva dei Tsn, ndr), non potevano essere recepiti dal decreto legislativo: il regolamento per la sua corposità e tecnicità, mentre la cosiddetta liberalizzazione, per essere operativa, dovrà vedere modificati due articoli di altrettante leggi attualmente in vigore. Per perseguire tali obiettivi, l’unica strada era quella di stralciare gli articoli per poi trattarli in una seconda fase ed è proprio ciò che è avvenuto.

Va anche ricordato che il decreto legislativo ha acquisito, di fatto, i pareri delle commissioni parlamentari che, all’unanimità, hanno “condizionato” l’emanazione del regolamento entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto legislativo stesso e la modifica dell’articolo 8 della legge 110. Condizioni che, se non rispettate, potrebbero inficiare la validità stessa del decreto.

Pertanto, ci apprestiamo a seguire, come sempre, con grande impegno il lavoro che ci aspetta nelle prossime settimane, augurandoci che tutti assieme si riesca a fare il bene del fantastico mondo degli appassionati delle discipline sportive con le armi da fuoco».