Videosorveglianza meglio del vigile di quartiere?

Il caso della bomba fatta scoppiare davanti alla scuola di Brindisi riporta in prima fila la questione delle telecamere di videosorveglianza: sarebbe, infatti, stata una di queste videocamere, forse, a riprendere l’autore del terribile attentato. Secondo quanto riportato dal settimanale Panorama, in Italia sono attive, secondo le stime più aggiornate, oltre 2 milioni di telecamere

Il caso della bomba fatta scoppiare davanti alla scuola di Brindisi riporta in prima fila la questione delle telecamere di videosorveglianza: sarebbe, infatti, stata una di queste videocamere, forse, a riprendere l'autore del terribile attentato. Secondo quanto riportato dal settimanale Panorama, in Italia sono attive, secondo le stime più aggiornate, oltre 2 milioni di telecamere, pari a una ogni 35 abitanti. Questo fa dell'Italia il secondo Paese più telesorvegliato in Europa, dietro la Gran Bretagna con una telecamera ogni 14 abitanti. Un trend che non conosce crisi, considerando che i dati relativi al fatturato delle aziende aderenti all'Associazione sicurezza e automazione edifici (parte di Confindustria) hanno avuto una crescita del 10,39 per cento nel biennio 2010-2011, e ben del 23,13 per cento tra il 2009 e il 2011. Le telecamere di videosorveglianza costituiscono ormai un ausilio importantissimo per gli inquirenti, che proprio grazie a questi strumenti tecnologici sono riusciti a identificare e arrestare, tra gli altri, il killer che nel 2009 uccise a Castelvolturno Mariano Bacioterracino a colpi di pistola o, ancora, l'assassina di Vanessa Russo, uccisa nel 2007 nella metropolitana di Roma con un colpo di ombrello nell'occhio. Risultati importanti, inoppugnabili, che fanno affermare al giornalista che "la videosorveglianza ormai funziona meglio dei poliziotti di quartiere". Peccato che tutti i casi risolti dalle videocamere di sorveglianza abbiano comportato la morte della vittima. Questo è forse un elemento da non sottovalutare, nel comprendere che il presidio del territorio non può essere affidato esclusivamente a occhi meccanici capaci di intervenire a posteriori, bensì richiede l'utilizzo di uomini in carne e ossa capaci, se possibile, di SALVARE le persone quando sia ancora possibile.