Spara per difendere moglie e figlia

L’ennesimo caso di rapina-razzia di questi nostri drammatici tempi, concluso con un uso legittimo delle armi per l’estrema difesa della vita propria e dei propri cari. È accaduto ieri in una villetta a Rodano, in provincia di Milano. Il proprietario, il commerciante Rodolfo Corazzo, è stato aggredito al rientro a casa da tre malviventi, che lo hanno malmenato e costretto a entrare nella sua villetta per aprire le casseforti

L’ennesimo caso di rapina-razzia di questi nostri drammatici tempi, concluso con un uso legittimo delle armi per l’estrema difesa della vita propria e dei propri cari. È accaduto ieri in una villetta a Rodano, in provincia di Milano. Il proprietario, il commerciante Rodolfo Corazzo, è stato aggredito al rientro a casa da tre malviventi, che lo hanno malmenato e costretto a entrare nella sua villetta per aprire le casseforti. Il proprietario decide di collaborare, chiedendo solo che venga risparmiata la vita a moglie e figlia. Gli attimi successivi non sono ancora stati perfettamente chiariti, si sa solo che c’è stato un conflitto a fuoco e che sul pavimento è rimasto Valentin Frrokaj, albanese di 37 anni pluripregiudicato e plurievaso (l’ultima volta nello scorso maggio dal carcere di Palermo).

 

"Erano a volto coperto, parlavano italiano – ha detto l'avvocato Piero Porciani, difensore di fiducia di Rodolfo Corazzo – ma con accento straniero e hanno aggredito il mio cliente. Lui ha cercato di collaborare, ha chiesto che non fosse fatto del male alla sua famiglia ed è stato malmenato. Ha sparato un colpo in aria, prima di sparare ad uno dei malviventi per difendersi".

Rodolfo Corazzo è stato prima portato in caserma per essere ascoltato dai carabinieri e poi in ospedale per ricevere le cure del caso. Sul posto è giunto anche il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Canio La Gala. "Stiamo indagando – ha detto – ed è in corso una battuta per cercare i complici fuggitivi".