Raid della polizia nella sede Heckler & Koch

La polizia tedesca ha condotto una perquisizione nella sede di Heckler & Koch e in alcune abitazioni adiacenti, alla ricerca delle prove di trasferimenti di denaro tra l’azienda e alcuni ufficiali messicani. Secondo l’accusa, infatti, Heckler & Koch avrebbe pagato mazzette a ufficiali del Paese sudamericano per aggiudicarsi commesse di armi

 

La polizia tedesca ha condotto una perquisizione nella sede di Heckler & Koch e in alcune abitazioni adiacenti, alla ricerca delle prove di trasferimenti di denaro tra l’azienda e alcuni ufficiali messicani. Secondo l’accusa, infatti, Heckler & Koch avrebbe pagato mazzette a ufficiali del Paese sudamericano per aggiudicarsi commesse di armi. A quanto sembra, da molto tempo le vendite di armi al Messico da parte dell’azienda tedesca sono sotto la lente di ingrandimento, anche se l’azienda ha più volte sottolineato che si è sempre trattato di transazioni pienamente e perfettamente legali. Heckler & Koch è rimasta recentemente coinvolta anche nella questione della rivolta libica, perché fucili d’assalto G36 sono apparsi in mani libiche durante i turbolenti giorni della sollevazione nel Paese africano. Sulla questione l’azienda ha rilasciato un comunicato ufficiale, nel quale sottolinea che nessuna spedizione di armi verso la Libia è mai stata effettuata dalla H&K o aziende collegate e che, quindi, le armi devono essere di provenienza illegale.