Perrotti (ed Ermini) a RadioUno

Nella trasmissione Bianco e nero (podcast in allegato) si parla di armi. Il presidente di Anpam Nicola Perrotti riesce a fare un quadro obiettivo e il deputato fiorentino del Pd David Ermini dimostra di non avere pregiudizi ideologici.

La trasmissione Bianco e nero di RadioUno si occupa di armi e intervista il presidente Anpam Nicola Perrotti (nella foto) e il parlamentare pd di Firenze David Ermini. Il conduttore Giancarlo Loquenzi parte dalla supposta "proliferazione" di armi di cui ha parlato il premier Matteo Renzi e dagli articoli di La Repubblica in cui il Porto di fucile di Tiro a volo viene definito un "trucco" per comprare e detenere le armi.

 

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Ascolta la seconda parte

 

Perrotti spiega bene le differenze e sottolinea come non si possa parlare di proliferazione e che, se anche ci fosse, sarebbe merito degli sport del tiro che portano medaglie al Paese. Il parlamentare del pd, avvocato, dice che la legge è sufficientemente restrittiva, entrambi gli intervistati sottolineano anche come la legttima difesa e il concetto di proporzionalità debbano essere analizzati nel concreto, anche nel caso del vicentino Stacchio. Perrotti è disponibile a una custodia più "sicura" e sostiene che molti dei problemi possano derivare dai mancati controlli della polizia, in ogni caso ritiene ingiusto che per un caso isolato si colpisca la massa dei detentori… Dal conduttore, poi, un assist sulle armi illegali provenienti da Ex-Jugoslavia che sono poi quelle utilizzate per i crimini… Perrotti ribadisce che con Anpam sta lavorando al livello internazionale per controllare anche i trasferimenti delle armi e la tracciabilità…

Interessanti anche gli interventi dei radioascoltatori: Paolo da Brescia ribadisce la questione delle armi illegali e il fatto che chi ha le armi per praticare lo sport è più accorto degli altri nell'utilizzo. Giuliano da Roma è contro il possesso civile di un'arma perché ha avuto un tragico problema personale dovuto a un difetto dell'arma. Silvio da Bari torna con la proposta dell'arma solo al poligono, per essere tutti più tranquilli, il conduttore obietta che non sarebbe applicabile con i cacciatori. Un medico di famiglia di Forlì, spiega com'è il suo lavoro e dice che il certificato anamnestico non è solo un proforma, conferma la distinzione tra trasporto e porto. Un altro medico di famiglia conferma quanto riportato dal collega e ricorda la revisione psicofisica in corso e la questione delle armi illegali, sostiene che il raptus non sia preventivabile. Piercarlo da Terracina parla di Milano e si ricollega alla questione dell'ufficiale dell'esercito e conclude che il problema è del controllo da parte della polizia…

Tutto sommato una trasmissione obiettiva, scevra da pregiudizi. Il parlamentare pd dimostra che non tutto il pd la pensa come Fiano, Bubbico e Renzi. Speriamo che al ministero abbiano sentito…