Maullu incontra i cacciatori

Stefano Maullu, europarlamentare Forza Italia e membro dell’Intergruppo Biodiversità, Caccia e Attività rurali in seno al Parlamento europeo, ha incontrato a Concesio (Bs) le associazioni venatorie e i cacciatori per discutere delle conseguenze derivanti dalla revisione della Direttiva europea sulle armi

Stefano Maullu (al centro, con la giacca blu, nella foto), europarlamentare Forza Italia e membro dell’Intergruppo Biodiversità, Caccia e Attività rurali in seno al Parlamento europeo, ha incontrato a Concesio (Bs) le associazioni venatorie e i cacciatori per discutere delle conseguenze derivanti dalla revisione della Direttiva europea sulle armi.

“Lo scorso 18 novembre”, si legge nel comunicato, “la Commissione europea ha presentato il progetto di direttiva 2015/0269 Cod che propone una revisione della Direttiva sulle armi da fuoco (Direttiva 91/477/Cee, come emendata dalla Direttiva 2008/51/Ce) che rappresenta, per molti versi, qualcosa di assolutamente inedito nella legislazione europea: un atto che, se approvato nella sua forma attuale, darebbe una svolta autoritaria all’Ue, contraddicendo alla radice i suoi principi fondatori.

Il progetto di legge si propone di contrastare la minaccia terroristica rafforzando, tra le altre misure in massima parte condivisibili, anche le norme di controllo sulla circolazione delle armi nel territorio dell’Europa.

La Commissione, infatti, vorrebbe confiscare e distruggere centinaia di migliaia, se non milioni, di armi da fuoco legalmente possedute e registrate a nome di cittadini onesti, collezionisti, cacciatori, tiratori sportivi, e molti altri – inclusi persino i musei.

Una tale misura mette in pericolo un numero enorme di cittadini che detiene legalmente armi ai fini della protezione e autodifesa e distrugge definitivamente un gran numero di discipline di tiro sportivo e altri passatempi legittimi. Le armi da fuoco registrate possedute da cacciatori e tiratori sportivi non hanno mai rappresentato un problema per la sicurezza sociale. Il vero pericolo è il possesso di armi illegali.

Occorre, dunque, porre rimedio ad alcuni ingiustificati emendamenti proposti dalla Commissione Europea, come la messa al bando di alcuni tipi di carabine semiautomatiche, i test medici, l’età minima, il limite temporale alla validità della licenza e la vendita on line.

L’incontro ha rappresentato un’occasione per discutere e proporre soluzioni su temi importanti che necessitano una maggiore attenzione, al fine di portare in Europa le istanze delle associazioni venatorie e dei cacciatori, che detengono armi legali per un utilizzo sportivo e di passione".