Lotta al terrorismo ad ampio spettro

Nel Kurdistan irakeno l’esercito italiano ha addestrato gli Zerevani curdi in prima linea contro il Daesh. E, dal 2013 in Mali, l’addestramento dei nostri militari è per creare istituzioni stabili e forze credibili in grado di combattere efficacemente il terrorismo.

I militari italiani sono da tempo dispiegati a 360° nella lotta al terrorismo internazionale anche se, senza troppo clamore. Recentemente si sono concluse due importanti missioni addestrative, una in Iraq e l’altra in Mali.

Nel Kurdistan irakeno si è appena concluso un ciclo addestrativo da parte dei team A&a (Advice and assist) dell’esercito italiano a favore degli Zerevani curdi (forze combattenti di polizia sotto il controllo del ministero curdo dell’interno), impegnati da tempo e in prima linea contro il Daesh. Il corso addestrativo era sull’impiego dei mortai, armi a tiro indiretto particolarmente adatte agli scenari dell’area, e ha formato una ventina di ufficiali e sottufficiali curdi come “comandanti di sezione e osservatori al tiro”. L’addestramento contemplava nozioni topografiche, procedure radio, metodologie di calcolo dati balistici, osservazione e valutazione danni; collateralmente, sono state insegnati anche elementi di primo soccorso sanitario, Counter – Ied (ordigni improvvisati) e minacce Nbc (Nucleare, batteriologico e chimico).

L’addestramento specifico ai mortai, è parte di un pacchetto formativo in coordinamento con il Kurdistan training coordination center e si aggiunge al più ampio 9° ciclo di addestramento che comprende molteplici training, tra i quali: tiro counter-sniper, manovre basiche di fanteria e addestramento con il sistema controcarro Folgore. Tale ciclo addestrativo è condotto da istruttori della coalizione di diversi Paesi (Italia, Germania, Olanda, Ungheria, Finlandia, Norvegia e Gran Bretagna) è tuttora in atto e si protrarrà sino alle prime settimane di febbraio, addestrando un totale di 6.000 curdi di cui 3.000 da parte dei militari italiani.

Da poco si è anche conclusa la missione addestrativa italiana in Mali nell’ambito della forza Eutm-European union training mission. Il percorso addestrativo, espressamente richiesto dalle forze armate del Mali, si è svolto nei pressi del campo di Koulikoro ed è stato tenuto dagli istruttori italiani del Latt-Light armoured training team composto dai soldati del Reggimento “Savoia Cavalleria” 3° di Grosseto e del 31° Reggimento carri di Lecce. L’Italia partecipa dal 2013 insieme ad altri ventuno Paesi, alla missione europea di capacity building Eutm-Mali, con lo scopo di ricreare istituzioni stabili e forze credibili in grado di combattere efficacemente il terrorismo nei confini nazionali.

La missione in Mali, è una delle 25 missioni internazionali che vedono attualmente le forze armate italiane impegnate con circa 6.000 militari in 18 paesi. (Claudio Bigatti)