Ruger si dà allo sniper Ar15-style

Il Ruger Rpr è sicuramente destinato a destare un grande scalpore: innanzitutto il prezzo: 1.399 dollari negli Usa e seconda cosa, una dotazione degna di uno “sniper” di razza con molti plus rispetto i competitor

Il Ruger Rpr è sicuramente destinato a destare un grande scalpore: innanzitutto il prezzo: 1.399 dollari negli Usa e seconda cosa, una dotazione degna di uno “sniper” di razza con molti plus rispetto i competitor.

Iniziamo dalla canna: match e martellata a freddo in acciaio 4140 al cromo-molibdeno con rigatura 5R, dotata di filettatura e ghiera protetiva in volata (suppressor mode), castello superiore sempre in acciaio 4140, lower receiver in alluminio 7075-T6 con “Multi-magazine interface” ossia, in grado di impiegare indifferentemente caricatori Aics oppure Ar10-style come quelli impiegati negli M110/Sr25/Dpms e Magpul (fornito con due caricatori polimerici da 10 colpi, Magpul Pmag), sicura ambidestra con rotazione di 45°, otturatore a tre tenoni di chiusura con rotazione di 70°, scatto regolabile Ruger Marksman (da 2,25 a 5 libbre), slitta per ottica inclinata a 20 Moa. Veniamo poi alla “compatibilità” con gli accessori Ar15 o Ar10…calciatura scheletrata, regolabile, ribaltabile e disassemblabile ma con attacco adatto a ospitare i “tubi” degli Ar 15 e quindi, tutte le calciature disponibili sul mercato; canna fissata con ghiera stile Ar 15 e smontabile con le “chiavi” per Ar 15; impugnatura Ar 15 compatibile; barrel nut su cui inserire tutte le astine possibili: ha comunque in dotazione una astina Samson Evolution Keymod Rail. È disponibile per adesso in tre calibri: .308 Winchester con canna di 20 pollici e peso di 4.400 grammi, 6,5 Creedmore con canna di 24 pollici e .243 Winchester con canna di 26 pollici.

 

Il Ruger Rpr è dunque un “guanto di sfida” gettato a certe “corazzate” del settore e anche a molti indiscussi custom riflemaker. Casomai non lo si fosse notato, il trend Military/Tactical negli Usa, nonostante le polemiche, è sempre più strategico per le aziende, comprese quelle storicamente legate di più al segmento venatorio. Le non casuali uscite di “metà anno” di Ruger, evidenziano infatti le tendenze inaspettate o più significative del primo semestre o meglio, un “aggiustamento” del tiro che non può aspettare i prossimi saloni…per esplodere.