L’Uits sconfessa il Coni

In risposta al comunicato del Coni che dispensa dal certificato medico gli iscritti al Tsn che non pratichino attività sportiva, l’Uits dice “non ci sto” e si incarta in una successione di assurdità

In risposta al comunicato del Coni, con il quale pochi giorni fa è stata disposta l'esenzione per i praticanti le attività di tiro che non svolgano attività sportiva di presentare il certificato medico di "sana e robusta costituzione", l'Uits ha diramato a sua volta una propria circolare, nella quale maldestramente sconfessa quanto dispone il Coni e conferma l'obbligo per i presidenti di sezione di richiedere tale certificato. Il provvedimento, francamente incomprensibile, è stato giustificato con il fatto che "per l'imprescindibile necessità di garantire un adeguato livello di sicurezza e per scongiurare ogni eventuale contestazione in merito…(omissis)…sia più opportuno far accertare l'idoneità psico-fisica dei tesserati che maneggino le armi nell'ambito delle strutture del Tsn". Per questo motivo il consiglio di presidenza della Uits ha confermato l'obbligo "per il tesserato Uits alla presentazione di certificazione medica annuale dalla quale risulti la sana e robusta costituzione fisica e l'assenza di malattie mentali o vizi che ne diminuiscano la capacità di intendere e di volere, rammentando a tutti, ove ve ne fosse la necessità, che l'attività di tiro è considerata come attività pericolosa capace di arrecare pregiudizio agli altri se non condotta e organizzata con tutte le misure idonee a evitarlo". 

Dall'esame del documento Uits emergono diverse criticità: innanzi tutto, si fa una confusione pazzesca tra la sana e robusta costituzione fisica e l'assenza di malattie mentali: la prima, secondo quanto disposto dal Coni (che è ente vigilante dell'Uits per l'attività sportiva) non è necessario certificarla se non si fa attività sportiva, ma semplice attività ludica o di addestramento al tiro; la seconda è senz'altro giusto e doveroso richiederla agli iscritti che non abbiano un porto d'armi, mentre è altrettanto sicuramente illegittimo richiederla a chi il porto d'armi ce l'ha, perché in tal caso l'idoneità psicofisica è presunta in conseguenza di precise disposizioni di legge. Nella circolare, inoltre, si perpetua la pietosa bugia secondo la quale tutti gli iscritti a un Tsn debbano essere anche iscritti all'Uits: la cosa non è assolutamente obbligatoria, l'iscrizione all'Uits è necessaria solo per chi pratichi attività agonistica ed è illegittimo richiederla a chi frequenti semplicemente le linee di tiro. 

In conclusione: il certificato medico relativo all'assenza di vizi mentali è giusto e doveroso richiederlo annualmente agli iscritti non in possesso di un porto d'armi; non è legittimo chiederlo a chi ha un porto d'armi. A nessun iscritto (con porto d'armi o senza) che non voglia fare attività sportiva è legittimo chiedere il certificato di "sana e robusta costituzione".