L’Alfa Giulia torna con l’Arma

A cinquant’anni di distanza, l’Alfa Romeo Giulia torna a prestare servizio nei carabinieri, come già fece fra il 1963 e il 1968

A cinquant’anni di distanza, l’Alfa Romeo Giulia torna a prestare servizio nei carabinieri, come già fece fra il 1963 e il 1968. Alla presentazione, svoltasi a Roma, erano presenti i vertici di Fca (il presidente John Elkann, l’amministratore delegato Sergio Marchionne, il responsabile di Europa, Africa e Medio Oriente Alfredo Altavilla), i ministri dell’Interno e della Difesa Angelino Alfano e Roberta Pinotti, i vertici dello Stato maggiore dei carabinieri e alcuni operai della fabbrica di Cassino, dove il modello è assemblato.

Le Alfa Romeo Giulia, due, nella versione sportiva Quadrifoglio, saranno utilizzate a Roma e Milano per speciali interventi come il trasporto di organi e per i servizi di scorta in occasione di cerimonie istituzionali. Sono equipaggiate con il motore V6 2.9 BiTurbo a benzina da 510 Cv, che permette loro di raggiungere i 307 km/h.

 “Per conoscere al meglio le caratteristiche dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, il gruppo Fca garantirà a un ristretto numero di carabinieri, selezionati direttamente dall’Arma, un corso di guida sicura presso l’autodromo di Varano de Melegari, a cura di istruttori Alfa Romeo”, ha dichiarato la Casa nel comunicato ufficiale.

L’equipaggiamento specifico delle Giulia dei Carabinieri comprende defibrillatore, unità portatili di raffreddamento, radio, porta arma lunga e torce a led ricaricabili. Fca ha approfittato dell’occasione per esporre anche altri modelli della gamma, fra cui l’Alfa Romeo Giulietta e la Jeep Renegade, che verranno consegnati in 800 unità complessive entro la fine dell’anno.