Il Pentagono e le armi del futuro

Il segretario della difesa americana Ashton Carter, presentando il budget 2017, ha rivelato quali sono le tecnologie su cui puntare per mantenere la supremazia globale: cannoni elettromagnetici a rotaia (rail gun), sciami di droni aerei e navali a basso costo (swarm drones), B-52 ammodernati e trasformati in arsenali volanti

Il segretario della difesa americana Ashton Carter, presentando il budget 2017, ha rivelato quali sono le tecnologie su cui puntare per mantenere la supremazia globale: cannoni elettromagnetici a rotaia (rail gun), sciami di droni aerei e navali a basso costo (swarm drones), B-52 ammodernati e trasformati in arsenali volanti. E anche bombe intelligenti “ancora più intelligenti” che, a causa della guerra contro l’Is…si stanno rapidamente esaurendo.

Gli investimenti militari di ricerca e sviluppo secondo Carter, potrebbero presto dare gli sperati dividendi attraverso lo Sco- Strategic capabilities office e rivelando alcune nuove tecnologie, lancia anche un monito anche alla Cina riguardo la questione delle isole artificiali: potrebbero venire presto “monitorate” da sciami di piccoli droni navali (swarmboat).

 

 

Cannoni elettromagnetici (nella foto un prototipo della Us navy): Carter sottolinea che bisogna ridurne velocemente gli ingombri in modo da poter montare queste nuove armi sul maggior numero possibile di unità navali e anche sui semoventi terrestri di artiglieria Paladin come dimostrato in una recente sperimentazione ma non solo: l’Us Navy sta pianificando una dimostrazione in mare con un rail gun della Bae in grado di sparare proiettili del peso di 20 chilogrammi.

Una breve parentesi sulla tecnologia dei rail gun:  sono cannoni  che grazie alla sola elettricità accelerano a velocità incredibili proiettili conduttivi lungo una coppia di “rotaie” metalliche, usando gli stessi principi di un motore omopolare. La corrente elettrica interagisce con i forti campi magnetici generati dalle rotaie e questa interazione, in recenti sperimentazioni dell’Us Navy,  accelera un  proiettile di 3.200 grammi a 2.400 metri/secondo. Pensate all’energia sviluppata sul bersaglio…da un proiettile di 20 chili!

Tale arma, sarà in grado di far raggiungere ai proiettili velocità di ben 5.800 metri/secondo, con sufficiente precisione per distruggere bersagli navali di piccole dimensioni, anche a 370 chilometri di distanza.

 

 

Sciami di droni: questa nuova strategia o tattica di impiego in “sciami” piuttosto che isolatamente, secondo gli esperti potrà cambiare l’esito di molte battaglie. Siano essi lanciati dall’aria, da terra o dal mare come il sistema Locust – Low-cost uav swarming technology sperimentato dalla marina.

Quali sono le opportunità di questa tattica? L’impiego di micro droni a basso costo e quindi facilmente spendibili, è certamente più conveniente dal punto di vista economico che non sostituire, per esempio, un singolo complesso e costoso Uav come l’M-Q9 Reaper dal costo unitario di 16 milioni di dollari. Non solo, lo sciame è intelligente, autonomo nelle decisioni e agisce con schemi coordinati appunto come uno “sciame”: vi è sempre una supervisione “umana”ma non più il pilotaggio remoto. Date le dimensioni dello sciame risulterà difficile contrastarli: ossia, si potrà sparare nel mucchio ma molti, viceversa, sopravvivranno per compiere la missione, vi sarà in pratica una “saturazione” delle difese. Ovviamente questi micro droni, potranno essere assemblati e configurati per differenti  specifiche di missione.

Analogamente, sono stati sviluppati con identiche finalità, droni navali (che interessano all’Us Navy): avrebbero sia compiti esplorativi, di assalto e protezione della flotta e l’Us army anche, sta pensando oltre agli Ugv-Unmanned ground vehicle, il modo di farli agire in modo coordinato in ambito terrestre.

 

 

Aerei arsenale: l’idea è stata più volte vagheggiata anche da altre forze soprattutto dall’Us navy: in merito alle forze subacquee vi è l’esempio dei quattro sottomarini classe Ohio convertiti, in grado di trasportare e lanciare 154 cruise Tomahawk  in sostituzione dei missili nucleari intercontinentali, in pratica una piattaforma più dedicata all’attacco convenzionale in profondità.

L’idea trasposta nella dimensione “aerea” vedrebbe gli immortali B-52 ammodernati… e in grado di lanciare un più vasto arsenale (dalla stiva interna) di cruise, bombe intelligenti, missili guidati e lancia & dimentica. Gli “occhi” o meglio i designatori per questo arsenale volante che orbiterebbe nei pressi del campo di battaglia, saranno gli aerei stealth F-22 e F-35 in grado di penetrare le difese avversarie: svincolati dalla necessità di trasportare un pesante armamento di caduta proprio, potranno operare più liberamente e con più autonomia creando un formidabile team hunter-killer.

Bombe… più intelligenti: si pensa di implementare ulteriormente e tecnologicamente le Sdb-Small diameter bombs (create di ridotte dimensioni per ridurre i rischi collaterali…) con microcamere e sensori  disponibili commercialmente  (Cots) e quindi economici oltre che attualmente, di ridottissime proporzioni. Un ulteriore kit modulare da potersi istallare anche su altri sistemi di caduta. (Claudio Bigatti)