Il parlamento respinge il pregiudizio animalista

Il decreto Competitività introduce modifiche alla legge 157. Ezzelini Storti, presidente Arcicaccia del Veneto: “Siamo soddisfatti, ora dalla Regione ci aspettiamo più certezze per i cacciatori”
Dichiarazione di Giuliano Ezzelini Storti, presidente dell’Arcicaccia del Veneto (nella foto), sull'approvazione del decreto Competititivtà con modifiche lla legge 157/92. 
“Il Senato ha definitivamente approvato il  decreto legge “Competitività” contenente alcune modifiche alla legge 157/92 riguardanti la cattura dei richiami vivi e il loro utilizzo nell’esercizio venatorio, la possibilità di caccia di selezione agli ungulati sui terreni innevati, il caricamento per le carabine semiautomatiche fino a 5 colpi per la caccia al cinghiale ed l’equiparazione delle nutrie (non più specie protette) ai topi e alle arvicole dopo che la Camera aveva apportato alcune modifiche in alcune parti del decreto stesso.
 
Sul decreto si è sviluppata una dura battaglia parlamentare frutto dell’odio e del pregiudizio animalista contro la caccia. Il Parlamento ha respinto l’assalto ideologico e fondamentalista e ha approvato le nuove regole nel rispetto delle direttive comunitarie e nel solco di quel riformismo ambientalista tanto utile al Paese. Il voto del Parlamento, oltre che sui contenuti, ha un forte valore simbolico e culturale e il nostro ringraziamento va a tutti i parlamentari delle diverse forze politiche che hanno sostenuto, a larga maggioranza, gli emendamenti presentati dai senatori Caleo e Vaccari del Pd. E' stata una battaglia dura, ma ha dimostrato che se si lavora nell'unità  dei contenuti tutto il mondo venatorio ci guadagna e si ottengono risultati significativi.
 
Voglio con forza ringraziare il nostro Presidente Nazionale Osvaldo Veneziano perché in un lavoro continuo in tutti i rami del parlamento è stato uno dei fautori maggiori del risultato raggiunto, anche nel tenere con la struttura Veneta Arci Caccia una sinergia e una costante informazione segnalando su che punti si poteva collaborare.
 
Ora altri segnali importanti attendono il Veneto il mondo della caccia prima dell'apertura della stagione venatoria: l'approvazione del nuovo Piano faunistico venatorio come migliorato dalle proposte del Cravn; la semplificazione delle norme sui capanni da caccia; le cacce in deroga. Come abbiamo fatto fino ad oggi, senza demagogia e molte volte in silenzio lontano dai clamori propagandistici, continueremo a lavorare per il bene della caccia e dei cacciatori”.