Il Comitato direttiva 477 con Assoarmieri e Conarmi

In occasione dell’assemblea annuale di Assoarmieri, alla fiera di Vicenza, incontro tra il Comitato direttiva 477 rappresentato da Andrea Gallinari, il presidente di Assoarmieri Antonio Bana e il presidente di Conarmi Pierangelo Pedersoli: ribadita la concordia di intenti per “fare sistema” a difesa del comparto dalla minaccia europea

In occasione dell’assemblea di Assoarmieri tenutasi domenica 14 febbraio nella splendida cornice della fiera Hit di Vicenza, la dirigenza di Assoarmieri e i rappresentanti del Comitato Direttiva 477 si sono incontrati per confrontarsi sui rispettivi programmi di lavoro in relazione agli attuali problemi e urgenze del comparto, soprattutto con riferimento agli inquietanti scenari sottesi alla proposta della Commissione europea di revisione della normativa armi europea.

"Nella riunione", si legge nel comunicato, "si è riconosciuta una sostanziale identità di preoccupazioni e obiettivi prioritari che ricorrono nella prospettive delle armerie e dei loro clienti (tiratori, cacciatori, collezionisti): la possibilità di continuare a praticare gli sport del tiro e della caccia e di mantenere le collezioni è legata a filo doppio alla tutela degli operatori economici e alla prosperità dei loro negozi.

Si è quindi deciso, senza alcuna esitazione, di ufficializzare un rapporto di partnership e collaborazione attiva tra Assoarmieri e il Comitato Direttiva 477, che si sostanzierà nella realizzazione di sinergie comunicative e operative finalizzate a consolidare l’azione comune di difesa dei diritti e dei legittimi interessi delle armerie e dei detentori e utilizzatori delle armi civili sportive e da caccia.

Titolari di armerie, tiratori, collezionisti e cacciatori sono accumunati dall’importante condizione di essere stati certificati dalle istituzioni come cittadini e contribuenti irreprensibili, come cittadini di ‘serie A’: da oggi Assoarmieri e il Comitato Direttiva 477 lavoreranno insieme per rivendicare in ogni circostanza questo requisito, davanti a ogni interlocutore, con tutte le energie e con tutti gli strumenti legali disponibili, per tutelare i nostri legittimi interessi e per preservare i nostri diritti acquisiti da ogni attacco ideologico o strumentale che nulla abbia a che vedere con la reale esigenza di preservare la sicurezza e la legalità, di cui sicuramente siamo i principali sostenitori.

Nella stessa occasione è intervenuto anche il presidente del Consorzio armaioli italiani, Pierangelo Pedersoli, il quale ha ritenuto di chiarire una volta per tutte che gli imprenditori di Gardone Val Trompia e il Consorzio hanno a cuore le sorti del Comparto e di ogni appassionato tiratore, cacciatore e collezionista, di ogni disciplina che si pratichi con armi civili sportive e da caccia, di ogni tipologia di arma prodotta e commercializzata.

In particolare, Pedersoli ha rimarcato che tra i produttori italiani non esiste alcun pregiudizio per le cosiddette B7. Nel suo intervento il Presidente di Conarmi ha poi segnalato l’urgenza di consolidare in sistema unico e coeso le azioni e gli sforzi delle associazioni esistenti, nella prospettiva della tutela dei legittimi interessi dei produttori, distributori, importatori ed acquirenti.

Il Comitato Direttiva 477 riscontra l’annuncio ufficiale del presidente di Conarmi della volontà di collaborare nella ricerca di sinergie comunicative e operative – pur nel rispetto dei diversi obiettivi statutari delle due Associazioni – per consolidare l’azione comune di difesa dei diritti e dei legittimi interessi dei produttori e degli utilizzatori delle armi civili sportive e da caccia, soprattutto se prodotte in Italia, che, ricordiamo è un’eccellenza qualitativa nel mondo e il primo Paese produttore di armi civili sportive in Europa.

Ringraziamo Pierangelo Pedersoli per il suo impegno e ricordiamo che il Comitato Direttiva 477 lavorerà con tutte le sue energie per difendere questo primato da leggi ingiuste, proposte da burocrati di altri Paesi privi di ogni ragionevole nozione dell’eccellente situazione normativa italiana e forse invidiosi della qualità del lavoro già svolto dalle nostre Istituzioni, a cui molti Paesi europei dovrebbero ispirarsi, piuttosto che pretendere di imporci revisioni normative che nulla aggiungono alla nostra sicurezza sociale, di cui peraltro siamo sicuramente tra i principali sostenitori”.

 

In foto: da sinistra il presidente di Assoarmieri, Antonio Bana, il presidente di Conarmi, Pierangelo Pedersoli e il rappresentante del Comitato direttiva 477, Andrea Gallinari.