Fisat: scampato pericolo, ma la lotta continua

La Fisat ha diramato un comunicato (che potete leggere in allegato cliccando sul punto di attivazione qui sotto) nel quale evidenzia gli aspetti positivi e negativi del decreto legislativo di attuazione della direttiva comunitaria 2008/51/Ce, sulla base del testo approvato in via preliminare dal consiglio dei ministri e che Armi e Tiro ha diffuso

La Fisat ha diramato un comunicato (che potete leggere in allegato cliccando sul punto di attivazione qui sotto) nel quale evidenzia gli aspetti positivi e negativi del decreto legislativo di attuazione della direttiva comunitaria 2008/51/Ce, sulla base del testo approvato in via preliminare dal consiglio dei ministri e che Armi e Tiro ha diffuso.

“La lotta è tutt’altro che finita”, si legge nel comunicato, “perché sicuro come la morte i burocrati ministeriali contro tutto e contro tutti ed indipendentemente dai rappresentanti eletti cercheranno di istituire la denuncia delle parti di munizioni (alla faccia della semplificazione amministrativa ed al dettato della Direttiva Europea che permette di considerare palle, bossoli inneschi quali munizioni solo a condizione che tali componenti siano essi stessi soggetti ad autorizzazione nello Stato membro interessato) e condizioni capestro nel decreto del Ministero della Sanità e per l’apertura di poligoni privati.

A ogni buon conto la strada in salita è tutta per loro; FISAT, Armi e Tiro, Soft Air Dynamics e quant’altri hanno combattuto fino ad oggi continueranno a farlo, che tanto non potrà incoglierci nulla di peggio di quanto potrebbe se rimanessimo inermi.

In definitiva confermerei l’impressione che siamo riusciti a parare in eleganza il colpo peggiore degli antiarmi.

Ma ad una notizia buona segue, come quasi sempre, una cattiva. Apprendo proprio in questo momento dal notiziario che alcuni malviventi, durante una rapina a Casoria, hanno ucciso una guardia giurata a colpi di kalashnikov, ferendone un’altra. Molti vedono nelle guardie giurate una sottospecie di poliziotti mancati; io preferisco pensare a loro come a cittadini legalmente armati, disposti ogni giorno ad affrontare il pericolo per difendere la libertà e la proprietà delle persone oneste contro la violenza di una criminalità sempre più armata ed efferata. Anche per loro ci battiamo, perché possano mantenere il possesso di armi a dispetto di chi vorrebbe negargliele considerando l’arma lunga in mano alla guardia giurata più pericolosa di quella del criminale.

La guerra è ancora lunga, atteso che il decreto fa riferimento ad una serie di regolamenti attuativi su cui dovremo vigilare senza sosta ed un decreto del Ministero della Sanità che dovrà fissare i requisiti fisici senza cadere nelle usuali vessazioni ad opera di commissioni mediche delle USL troppo spesso poco mediche e molto politiche.

Fisat ringrazia a nome dei suoi iscritti, cittadini onesti appassionati di armi, il Partito della Lega Nord Padania per il fattivo interessamento e gli sforzi fatti, la Sede della Lega Nord di Modena, la Segreteria della Lega Nord presso la Camera dei Deputati per il serio e puntuale lavoro fatto. Ringraziamo inoltre l’On. Pierguido Vanalli (Lega Nord), il Sen. Lorenzo Bodega (Lega Nord), l’On. Gianluca Pini (Lega Nord), l’On. Carlo Nola (Pdl) ed all’On. Gabriele Cimadoro (Idv) che nelle varie Commissioni si sono battuti come leoni per i nostri diritti. Senza questi coraggiosi – e con una diversa maggioranza – la catastrofe non sarebbe stata evitabile. Non rilassatevi. La guerra continua”.