Enfield P17 calibro .30-06

Vai alla galleria delle fotoQuesto modello di fucile è nato da uno stato di necessità in cui gli Stati Uniti si sono trovati, durante il primo conflitto mondiale, al momento di inviare un corpo di spedizione nel teatro bellico europeo. L’esigenza di produrre un’arma funzionale in tempi brevissimi portò a modificare leggermente la meccanica dell’Enfield P14 (prodotto in quel momento per l’esercito britannico), per renderlo atto a sparare la cartuccia … [

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] Questo modello di fucile è nato da uno stato di necessità in cui gli Stati Uniti si sono trovati, durante il primo conflitto mondiale, al momento di inviare un corpo di spedizione nel teatro bellico europeo. L’esigenza di produrre un’arma funzionale in tempi brevissimi portò a modificare leggermente la meccanica dell’Enfield P14 (prodotto in quel momento per l’esercito britannico), per renderlo atto a sparare la cartuccia .30-06. Altre modifiche riguardarono il blocco di culatta e il gruppo dell’alzo a diottra. Il meccanismo di chiusura riprende lo schema Mauser, con otturatore ad alette in testa. Il percussore, però, si arma in chiusura, come avviene sull’Enfield. Il caricatore bifilare, simile al Mauser, accoglie cinque cartucce e la lunghezza totale dell’arma è di 1.175 mm. Il P17, con i suoi 3.700 grammi, è più leggero del precedente Springfield 1903 ed è anche, in teoria, più preciso. Ciò è dovuto all’alzo abbattibile, dotato di diottra micrometrica, la cui posizione arretrata incrementa la distanza che intercorre tra la tacca e il mirino del 30% rispetto al modello 1903. Il mirino è montato su uno zoccolo ed è protetto da due vistose alette laterali. La canna, lunga 660 mm, è solcata da quattro rigature destrorse a passo costante. Di quest’arma sono stati prodotti, fino al 1920, più di 2 milioni di esemplari, presto accantonati negli arsenali militari. Di lì a poco sarebbe entrato in distribuzione il primo semiautomatico a stelle e strisce, il Garand M1. Come gli altri fucili d’ordinanza statunitensi, il modello 17 camera la diffusissima cartuccia calibro .30-06, generata dalla modifica della precedente .30-03 che montava pesanti palle a naso tondo di 220 grani. La versione adottata durante la Grande Guerra faceva registrare, alla bocca, velocità intorno agli 820 m/sec. Era dotata di una palla di 150 grani a coda tronca.. Successivamente si sperimentò una palla spitzer, boat-tail di 172 grani e le velocità scesero a 800 m/sec. Nel secondo conflitto mondiale si ritornò alle palle di 150 grani, per meglio adattare la munizione al Garand M1. Ai test a fuoco il fucile mantiene le promesse: la precisione è indubbiamente notevole, se l’esemplare è in buono stato. La potenza della cartuccia si fa sentire sulla spalla, ma la sensazione di rinculo è mitigata dalla conformazione del calcio, che assorbe abbastanza bene il violento scuotimento dell’arma, di per sé abbastanza leggera. Il mercato offre un limitato assortimento di esemplari: il prezzo di vendita non è dei più economici. Dare ricette per la ricarica di questa veterana è difficile, a causa della impressionante varietà di caricamenti che si possono realizzare. Dalle leggere palle di 93 grs alle più pesanti di 250 grs, ogni caricamento è possibile, dipende solo dall’uso che si farà della cartuccia. Limitiamo, pertanto, la scelta ad alcune dosi per il poligono a 200 e 300 metri. [

] Tabella balistica [

] Cartuccia Palla (grs) Tipo polvere Peso (grs) V0 (m/sec) Note Norma commerciale 146 Norma 204 56,9 860 Per caccia e tiro a 200 metri Norma commerciale 180 Norma 203 50 806 Per caccia e poligono a 200 m Sako commerciale 125 Sp – 54 950 Per piccola selvaggina e tiro a 100 m Carica militare Dominion (Dac) 150 Fmj Ball 52 835 Lotto 1958 Carica militare italiana Smi 150 Fmj – 53,2 818 Smi 1961 Winchester (Wra) 150 Fmj – – 740 Lotto 1956 Remington-Peters 150 Sp – – 905 Per caccia e tiro informale Ricarica 168 Hornady 30501… Vihtavuori 150 50 815 Molto precisa a 300 metri Torna all’articolo