Dall’Iucn, nessun divieto sul piombo

Nessun divieto, ma semplici e non vincolanti raccomandazioni, per il testo della proposta di risoluzione “Motion 090 – Phasing out the use of lead ammunitioned” approvato dal World conservation congress Iucn, in materia di utilizzo del piombo nelle munizioni da caccia e sportive

Nessun divieto, ma semplici e non vincolanti raccomandazioni, per il testo della proposta di risoluzione “Motion 090 – Phasing out the use of lead ammunitioned” approvato dal World conservation congress Iucn, in materia di utilizzo del piombo nelle munizioni da caccia e sportive. Il testo di fatto ricalca quanto già stabilito dalle risoluzioni Cms di Quito del 2012 e ripreso nel 2015 dall’Aewa di Bonn, rappresentando quindi un piccolo ma significativo successo per l’industria armiera.

 

Nel corso del World conservation congress dell’Iucn (International union for conservation and nature) che si è tenuto dall’1 al 10 settembre alle Hawaii, alcune Ong hanno sollevato criticità inerenti il settore armiero sportivo e civile: per citarne una tra le più insidiose, vi era la proposta di vietare l’utilizzo del piombo nelle munizioni con addirittura il divieto di impiego nelle prossime Olimpiadi del 2020.

 

Il Direttore dell’Anpam Mauro Silvis ha ribadito come da diversi anni sia in corso un forte attacco al comparto sull’utilizzo del piombo: tuttavia, grazie al coordinamento tra le più importanti federazioni di settore in Europa e negli Stati Uniti e alle recenti evidenze scientifiche, nascono continuamente iniziative e interventi a livello governativo utili ad analizzare la problematica dal punto di vista scientifico, evitando così inutili strumentalizzazioni e gravi ripercussioni sul settore.

 

A conferma dell’importanza della presa di posizione dell’Iucn, che nulla vieta a proposito dell’uso del piombo nelle munizioni civili e sportive, va ricordato la stessa Ong è ritenuta la più autorevole istituzione scientifica internazionale per la conservazione della natura. Con sede in Svizzera ma presente in 62 Paesi con un segretariato di circa 1.000 persone, ha la finalità di supportare la comunità internazionale in materia ambientale e svolge un ruolo di coordinamento e di scambio di informazioni fra le organizzazioni, avvalendosi di oltre 7.000 esperti che volontariamente operano nelle sei commissioni tecniche e scientifiche attive nel mondo.