Cittadini armati: la politica all’attacco

La tragica strage avvenuta al palazzo di giustizia di Milano ha dato il via al linciaggio dei cittadini armati: si moltiplicano i politici desiderosi di compiacere l’opinione pubblica, proponendo giri di vite a tutto spiano

La tragica strage avvenuta al palazzo di giustizia di Milano ha dato il via al linciaggio dei cittadini armati: si moltiplicano i politici desiderosi di compiacere l’opinione pubblica, proponendo giri di vite a tutto spiano.

 

A partire dal capogruppo Pd in Commissione Affari costituzionali della camera, Emanuele Fiano, il quale ha già annunciato che “entro qualche giorno sarà presentato un disegno di legge che prenderà in considerazione anche l’introduzione di test psicologici al fine di accertare eventuali patologie incompatibili con l’uso di armi”. Non potevano ovviamente esimersi le senatrici Pd Manuela Granaiola e Silvana Amati, che hanno colto l’occasione per rispolverare una assurda proposta di legge depositata qualche anno fa. Ovviamente anche l’Associazione nazionale funzionari di polizia, per bocca del proprio segretario Lorena La Spina, non ha perso l’occasione a sua volta per riportare in auge il grande cavallo di battaglia del ministero dell’Interno, cioè “la limitazione della possibilità di acquisto delle sole armi alle quali si riferisce il singolo Porto d’armi”. Oltre, ovviamente, al dimezzamento del termine per la presentazione del certificato medico di idoneità (tre anni anziché sei), più “drug test sulle urine, esami del sangue per verificare l’abuso di alcol, visita psichiatrica e test psicometrici preliminari”.

 

Per chi non l'avesse capito, per giocare a questo gioco, vince chi la spara più grossa. Non fa niente se è una cosa assurda, non fa niente se è inutile per tutelare le (legittime, sia chiaro) aspettative di sicurezza dei cittadini. Non fa niente neanche se nel 2003 il ministro dell'Interno Pisanu, dopo aver costretto tutti i detentori di porto d'armi a una revisione straordinaria dei requisiti psicofisici, abbia dovuto suo malgrado ammettere la "sostanziale affidabilità" del popolo dei cittadini armati. Tutto chiaro? Allora avanti, c’è posto…