Beretta U22 Neos calibro .22 lr

Vai alla galleria delle fotoProgettata per il neofita, l’arma è caratterizzata dalla costruzione modulare. I criteri che sono alla base della progettazione e l’impiego di materiali avanzati hanno consentito la commercializzazione con un rapporto qualità-prezzo favorevole, inferiore ai 500 euro. La Neos affianca la Beretta modello 87, di maggiori pretese e costo. La dotazione di vendita include la valigetta di plastica nera con loghi Neos e Beretta, d… [

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] Progettata per il neofita, l’arma è caratterizzata dalla costruzione modulare. I criteri che sono alla base della progettazione e l’impiego di materiali avanzati hanno consentito la commercializzazione con un rapporto qualità-prezzo favorevole, inferiore ai 500 euro. La Neos affianca la Beretta modello 87, di maggiori pretese e costo. La dotazione di vendita include la valigetta di plastica nera con loghi Neos e Beretta, due caricatori in acciaio inox, un lucchetto di sicurezza per armi da fuoco, il libretto d’istruzioni (purtroppo soltanto in inglese), la garanzia, l’elemento di plastica arancione da interporre tra canna e carrello per evidenziare che l’arma è scarica e, infine, un attrezzino metallico che funge da corta chiave Allen per lo smontaggio dell’ impugnatura, ma ha anche una piccola lama per la regolazione delle viti della tacca di mira. La Neos in prova ha canna lunga 6 pollici (152 mm) e finitura antiriflesso, ma sono state recentemente catalogate anche le versioni con canna di 4,5” (114 mm) e 7,5” (191 mm), classificate tutte sportive, sia inox sia con finitura antiriflesso. Con canna di 6” è anche prodotta in versione lusso (Dlx), con precorsa del grilletto e trigger stop regolabili, impugnatura con inserti di gomma blu (neri per la Dlx inox), logo Neos realizzato al laser e set di tacche di mira e mirini colorati. Diversi gli accessori opzionali: impugnature in tecnopolimero di vari colori (con pannelli in gomma di tinta differente), mirini e tacche di mira sempre con diverse e vivaci colorazioni. La U22 Neos è una pistola semiautomatica con chiusura a massa, scatto in sola Singola azione e percussore lanciato. Il caricatore in acciaio inox, realizzato con cura, contiene 10 colpi e presenta sul lato sinistro un pomello per facilitare il riempimento abbassando l’elevatore di plastica nera. Il fusto prismatico in polimeri incorpora componenti di metallo tra cui il grilletto, la piastrina con la matricola sul lato sinistro, la staffa di scatto con il risalto che funge da disconnettore e il blocco cui sono agganciate le sicure, in corpo unico con la sede tubolare d’aggancio del percussore lanciato. Sulla sommità della sede tubolare si trova un risalto integrale che impegna il relativo recesso ricavato nel cielo del prolungamento di canna. Nel fusto alloggia l’hold open, costituito da una placchetta metallica con minuscola molla di ritorno a filo (attenzione a non perderla se si smonta l’impugnatura). Nel dust cover sono ubicati il dado di fissaggio della canna e il corrispondente fermo semi-ellittico visibile sul lato sinistro. Il fermo impegna le unghiature del dado di fissaggio della canna per prevenirne l’ allentamento. Per svitare il dado, si deve sbloccare il fermo spingendo, dal lato destro del dust cover, il pulsante corrispondente, provvisto di molla di ritorno. Tolta la canna, il dado non può essere estratto dal fusto se non si asporta prima l’impugnatura, grazie all’interazione con un apposito risalto conico integrale al ponticello. La canna pesante con fianchi piani paralleli fa corpo unico col prolungamento, la rampa d’alimentazione e il piolo filettato per l’aggancio al fusto. Alla canna è vincolata la base a tutta lunghezza che supporta gli elementi metallici di mira, con guide integrali tipo Weaver per l’ installazione delle mire ausiliarie. Il piano da cui è ricavato il vivo di volata, a spigolo vivo, è incassato. Smontando e rimontando l’arma non si perde l’azzeramento, poiché sia le mire metalliche sia le eventuali mire ausiliarie sono solidali a base e canna. L’impugnatura ambidestra in tecnopolimero rinforzato con fibra di vetro, con appoggi per il pollice che riprendono le linee del ponticello e superfici dal disegno grippante, è fissata al fusto con un lungo tirante con testa tipo Allen. Il tirante può essere svitato mediante l’ attrezzino fornito di serie, la cui ridotta lunghezza dovrebbe evitare che il serraggio avvenga con troppa forza. Il ponticello si fissa al fusto mediante due incastri, tra i quali si trova il puntone conico integrale che tiene il dado di serraggio della canna. Infatti, il puntone impegna l’apposita scanalatura circolare inferiore del dado medesimo. Il carrello, corto e leggero, non impegna le tradizionali guide di scorrimento delle quali il fusto è privo, bensì la sede tubolare d’aggancio del percussore. Quest’ultimo scorre all’interno della molla di recupero, pertanto la molla di ritorno del carrello e quella cinetica del percussore sono coassiali. In armamento, la coda del percussore con relativo puntino rosso è chiaramente visibile dal retro del fusto. Quando è attivata (ruotata in basso), la sicura manuale ambidestra copre il punto rosso che indica la condizione di fuoco. Inserita a percussore armato, non impedisce lo scarrellamento in modo da poter verificare lo stato dell’arma e scaricarla in sicurezza. Inserita a percussore disarmato, la sicura manuale preclude il completo arretramento del carrello. Nel riporre l’arma in valigetta, la sicura manuale deve essere inserita, in caso contrario l’ inserimento è automatico. La tacca di mira micrometrica è regolabile a click in altezza e derivazione mediante la sottile lama dell’apposito attrezzo fornito. Il mirino da tiro, sostituibile, è fissato mediante un piccolo grano Allen cui si accede dal lato destro della base, in lega leggera. La tacca di mira standard presenta il contorno bianco al traguardo, quest’ultimo lascia poca luce ai lati del mirino, che è privo di riferimento colorato. Nel fornire precisione di puntamento concorrono la giustezza del traguardo, la forma squadrata del mirino e la distanza tra le mire, ben 227 mm (8,9 pollici). Queste ultime sono inglobate nella base di lega leggera, le cui guide integrali di tipo Weaver consentono di installare con facilità mire ausiliarie come un collimatore a punto luminoso, per il puntamento veloce, o un cannocchiale a lunga focale per i tiri di precisione. La base è fissata alla canna in modo stabile, mediante due viti Allen e tre spine elastiche. Pertanto, nel riposizionare la canna rimontando l’arma non si perde né l’azzeramento delle mire metalliche né quello di eventuali sistemi di mira ausiliari. Una pista rigata antiriflesso interna alle guide si estende per l’intera superficie superiore della base. Lo scatto in sola Singola azione ha precorsa breve e fluida, al termine della quale si percepisce con chiarezza l’ingaggio del secondo tempo: abbastanza lungo, ma rotondo e sostanzialmente privo di attriti indesiderati, quest’ultimo ha peso non troppo leggero, in considerazione della destinazione elettiva dell’arma. Il collasso di retroscatto è presente in misura ininfluente. La curvatura accentuata del grilletto, liscio, favorisce la stabilità di posizionamento dell’indice e il trigger reach si attesta su valori contenuti, particolarmente favorevoli ai tiratori con mani piccole come i giovani e le donne. Si toglie il caricatore e si scarrella per controllare che non ci sia il colpo in canna. Si inserisce la sicura manuale fino a coprire il punto rosso, che indica la condizione di fuoco su entrambi i lati dell’ impugnatura. Si blocca manualmente il carrello in apertura con l’hold open. Spingendo sul lato destro del dust cover il pulsante del fermo del dado di serraggio della canna, si svita il dado medesimo. Dopo aver estratto la canna, si sblocca il carrello arretrandolo a fondo corsa in modo da liberare l’hold open, che scatta verso il basso. Si sfila il carrello, trattenendolo per evitare la distensione repentina della molla di recupero. Attenzione: il percussore rimane armato e la relativa molla cinetica è compressa. Volendolo estrarre, si toglie la sicura e si trattiene il percussore medesimo azionando il grilletto. Il percussore viene liberato. Per rimontare l’arma si procede in senso inverso. Poiché le munizioni .22 sono grassate, i caricatori devono essere puliti dopo aver sparato un numero di cartucce variabile da 250 a 500 colpi. L’azienda raccomanda di pulire l’arma dopo ciascuna sessione di tiro, oppure almeno una volta al mese. Per la pulizia dell’anima della canna può essere opportuno impiegare un solvente. Nel rimontare la semiautomatica Beretta, consigliamo di tenere la canna inclinata all’indietro: così, prima del riposizionamento definitivo, il tassello superiore della sede tubolare del percussore può impegnare il recesso corrispondente presente nel cielo del prolungamento della canna. Per le prove pratiche abbiamo impiegato munizioni eterogenee per armi corte e lunghe, di classe media e da competizione, a velocità standard e a più alte prestazioni. All’inizio abbiamo rilevato un’ incidenza di mancate accensioni, tale da costringerci a sospendere le prove. Quindi, poiché a prima vista l’arma era perfettamente funzionante, abbiamo proceduto allo smontaggio alla ricerca del problema. Non abbiamo riscontrato difetti di fabbricazione né la rottura di componenti (per esempio del percussore). Però, abbiamo notato che il serraggio del tirante dell’impugnatura era eccessivo, il che probabilmente provocava un’interferenza tra quest’ultima e il carrello. Dato il gioco marcato rispetto al fusto, il carrello veniva a trovarsi in una posizione che evidentemente contrastava lo scorrimento del percussore. Nel rimontare l’arma abbiamo anche avvitato il dado di blocco della canna così come raccomandato dall’azienda, fino a udire due click del fermo semi-ellittico oltre il punto in cui era possibile serrare il dado a mano. Dopo di ciò, l’arma ha funzionato alla perfezione e non si sono più verificate mancate accensioni, sia alimentando le munizioni dal caricatore sia camerando manualmente la cartuccia e sganciando il carrello, preventivamente bloccato con l’hold open. Quest’ultima modalità è prevista ufficialmente per il tiro a colpo singolo e, quindi, riteniamo che la forma smussata prevenga il rischio di rotture dell’estrattore. Con tutte le munizioni che abbiamo utilizzato, la Beretta U22 Neos ha estratto ed espulso con decisione e regolarità i bossoli, dai quali abbiamo rilevato tracce di affumicatura normali e l’assenza di rigonfiamenti eccessivi. Le impronte di percussione sono state nette e potenti a sufficienza. In tiro rapido la Neos è godibile: il rilevamento è minimo e il rinculo trascurabile, le differenze di comportamento in funzione della munizione impiegata sono contenute, nonostante abbiamo sparato cartucce con energie cinetiche variabili tra gli 8 kgm delle Fiocchi M300 e i 16 kgm delle Stinger. L’impugnatura ergonomica, a nostro giudizio, ha disegno e inclinazione indovinati: le dimensioni sono ideali per chi ha mani piccole, ma la superficie di contatto e l’ingrossamento della base (spessore 37 mm) non sacrificano la presa di chi ha mani grandi. Buona la grippabilità, che migliora con le impugnature optional con pannelli di gomma. La lunghezza della linea di mira, il bilanciamento, la conformazione degli elementi metallici di mira nonché il riaggancio fulmineo dello scatto favoriscono nelle serie rapide la velocità di tiro e il piazzamento del colpo. Il tiratore smaliziato potrebbe desiderare un peso minore dello scatto che, però, si gestisce ugualmente senza problemi. Per il neofita, la resistenza del grilletto contribuisce a prevenire la partenza anticipata del colpo. Nel maneggio, il pulsante di sgancio del caricatore è a portata della punta dell’indice della mano destra: è costituito dall’estremità di una leva lunga, per cui l’azionamento richiede uno sforzo modesto. Lo stesso sforzo è anche richiesto per l’inserimento della sicura ambidestra, ubicata in posizione abbastanza arretrata rispetto alla mano forte. L’escursione della leva dell’hold open è ampia, il che assicura il blocco del carrello in posizione arretrata. Per svitare e avvitare il dado di blocco della canna è richiesta una certa assuefazione. [

] L’articolo completo, con molte più lo trovate su Armi e Tiro di febbraio 2006. [

] Produttore: Beretta Usa, 17601 Beretta Drive, Accokeek, Md 20607, Usa, tel. 00.13.01.28.32.191, fax 00.13.01.28.30.435, www.beretta.com Modello: U22 Neos Tipo: pistola semiautomatica Calibro: .22 lr Impiego specifico: Tiro a segno Funzionamento: chiusura a massa Alimentazione: caricatore amovibile monofilare Numero colpi: 10+1 Scatto: sola Singola azione Percussione: percussore lanciato Sicura: manuale ambidestra Canna: lunga 6” (153 mm) a 6 righe con andamento destrorso e passo di 1 giro in 350 mm (13,8”) Mire: mirino a lama, tacca micrometrica con riferimenti bianchi regolabile a click in altezza e derivazione, tacca e mirino sono sostituibili; guide superiori tipo Weaver a tutta lunghezza per l’installazione di sistemi di mira ausiliari Lunghezza totale: 262 mm Linea di mira: 227 mm Altezza: 135 mm Spessore: alla sicura 30 mm, alla base dell’impugnatura 37 mm Peso: 1.016 grammi (scarica) Materiali: fusto in tecnopolimeri rinforzati con fibra di vetro, impugnatura in tecnopolimeri, canna e carrello in acciaio (disponibili anche inox) Finitura: opaca antiriflesso Numero del Catalogo nazionale: 13.255 (arma sportiva) Prezzo: 403 euro, Iva inclusa