Barillà argento e carta olimpica in Double trap

Il Double trap porta la seconda Carta olimpica per Rio 2016 nel forziere dell’Italia. A conquistarla è stato Antonino Barillà, marinaio ventiseienne di Villa San Giuseppe (Rc), che è salito su un podio mondiale per la prima volta nella sua carriera, mettendosi al collo un preziosissimo argento

Il Double trap porta la seconda Carta olimpica per Rio 2016 nel forziere dell’Italia. A conquistarla è stato Antonino Barillà, marinaio ventiseienne di Villa San Giuseppe (Rc), che è salito su un podio mondiale per la prima volta nella sua carriera, mettendosi al collo un preziosissimo argento. “Sono felicissimo e molto emozionato – ha dichiarato il tiratore calabrese, l’anno scorso medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo e oro alle Universiadi di Kazan – È una gioia davvero grande, che voglio dedicare alla mia famiglia. Conquistare una Carta olimpica è un sogno che si realizza. Ho lavorato tanto e, da quando ho saputo che sarei stato convocato per questo mondiale, ho cercato di fare ancora meglio di quanto fatto fino a quel momento”.

 

Una qualificazione lunga, iniziata con un perfetto 30 su 30, a cui sono seguiti tre 28 e un 29 finale, che ha garantito all’azzurro l’ingresso in semifinale con lo score di 143. Meglio di lui solo il cinese Binyuan Hu, bronzo olimpico di Pechino 2008. “Ho sparato bene – prosegue Barillà – gli errori commessi non sono stati gravi, più frutto di piccolissime distrazioni che di lacune tecniche”. Poi, il perfetto 30/30 della manche di accesso ai medal match, gli ha garantito quello più prestigioso e, già prima di disputarlo, la conquista del primo pass della specialità per i Giochi brasiliani. “Purtroppo, Richmond (Joshua, ndr) è stato perfetto anche nel round finale, mentre io ho commesso un errore che mi è costato l’oro. In ogni caso posso essere soddisfatto del mio 29 che vale l’argento”.

 

Soddisfazione condivisa anche dal Direttore tecnico Mirco Cenci, che commenta “Obiettivo centrato. Nino (Barillà, ndr) è stato davvero bravo, ha retto bene fino alla fine. Un pizzico di fortuna in più non sarebbe guastato, anche per Daniele Di Spigno che, a mio avviso, si meritava di più. In ogni caso la squadra c’è e avremo modo di farci valere anche in altre occasioni”.

 

Il poliziotto di Terracina, Campione del Mondo a Lathi 2002 e Tampere 1999, sfumata l’occasione della carta a causa di un comunque buono 28/30 in semifinale, si è giocato la medaglia di bronzo contro l’inglese Steven Scott. Un doppio zero nel terzo turno di tiro, ha pregiudicato le ambizioni di medaglia di Di Spigno che, alla fine dello scontro diretto, è scivolato in quarta piazza con il parziale di 27 a 26.

 

Il terzo azzurro in gara, Davide Gasparini (Esercito) di Gabicce Mare (RN), in testa alla classifica provvisoria dopo la seconda serie, nella terza ha infilato un brutto 26/30, che ha compromesso tutta la competizione. Con 139/150 si è fermato all’11° posto.