A Bolzano, niente bandiere per il centenario

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha festeggiato “a modo suo” il centenario dell’ingresso dell’Italia nella grande guerra, disattendendo l’indicazione giunta dal Governo centrale di Roma di issare per l’occasione le bandiere italiana ed europea sui pennoni degli edifici pubblici

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha festeggiato “a modo suo” il centenario dell’ingresso dell’Italia nella grande guerra, disattendendo l’indicazione giunta dal Governo centrale di Roma di issare per l’occasione le bandiere italiana ed europea sui pennoni degli edifici pubblici.

"L'ingresso in guerra non è un motivo per festeggiare e per questo mi sembra inappropriato esporre le bandiere", ha detto Kompatscher replicando al ministro della Difesa, Roberta Pinotti che aveva parlato di "Italia unita". Per questo, niente tricolore oppure bandiere a mezz’asta.

In provincia l'ordine che sembra essere passato per la maggiore è stato invece quello suggerito dal movimento popolare secessionista altoatesino della Suedtiroler Freiheit che ha chiesto l'esposizione della bandiera biancorossa della provincia listata però a lutto perché, come sostengono i nostalgici del Tirolo unito, "il 23 maggio 1915 è stato un giorno che ha deciso il destino della nostra Patria portando alla separazione della terra, morti, torture e altri problemi che durano fino a oggi".